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VENTIMIGLIA: ‘Passi… se me la passi’: ecco il vergognoso ricatto dei ‘passeurs’ alle minori migranti

Migranti minorenni costretti a prostituirsi per entrare in Francia. Questa è la terribile costatazione fatta al confine transalpino dal rapporto dell’ONG Save The Children Italia, intitolato “Piccoli schiavi invisibili 2018”.
E la situazione sarebbe peggiorata dopo lo smantellamento del campo profughi del fiume Roya, alla periferia di Ventimiglia (Italia). Più di 16.500 migranti, un quarto dei quali bambini, avrebbero attraversato Ventimiglia nei 9 mesi precedenti aprile 2018. Questi minori sono ad alto rischio di abuso e sfruttamento.
I migranti, in maggioranza ragazze, devono spendere tra i 50 e i 150 euro per essere portati fino in Francia. Una somma che i ragazzi non hanno. Senza denaro, sono quindi costretti a prostituirsi. Talvolta la prostituzione è anche l’unico modo per procurarsi cibo o rifugio.
Secondo Save The Children, più di 1.900 ragazze sarebbero state sfruttate sessualmente in tutto il paese, tra gennaio 2017 e marzo 2018, tra cui 160 bambini. L’immigrazione è una manna per i finanzieri apolidi e i trust transnazionali, ma anche per le mafie dei “passeurs”. In Libia ma anche in Europa…
Molte ragazze vengono trasformate in prostitute di strada, soprattutto quelle nigeriane e rumene, che sono le prime vittime di questo tipo di abusi perpetrati dai “passeurs”, i trafficanti di esseri umani e dai loro propri connazionali.
Secondo la direttrice di Save The Children «bisogna rafforzare i meccanismi di identificazione immediata, le procedure di verifica dell’età, considerando che molte vittime della tratta sono spinte a dichiararsi adulte».
L’immigrazione clandestina, sostenuta da una “intellighenzia” di radical-chic scollegati dalla terribile realtà sul campo, fa molte vittime tra questi poveri immigrati “clandestini” che, per tutti gli Eldorado europei, scoprono l’inferno della prostituzione… sotto il vile e scellerato ricatto di “passeurs” senza scrupoli: «Passi… se me la passi».

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