Siamo il terzo Paese dell’Ue per numero di domande, ma l’incidenza sul totale degli abitanti è bassissima. I dati di Eurostat su chi ha cercato scampo in Europa nel 2014
Roma – 23 marzo 2015 – Non sono solo le operazioni di soccorso in mare e gli sbarchi sulle nostre coste a confermare che sempre più persone lasciano le loro case e affrontano viaggi pericolosissimi per fuggire a guerre e persecuzioni. I dati delle domande d’asilo presentate nell’Unione Europea nell’ultimo anno documentano un boom preoccupante.
Complessivamente, secondo un report pubblicato qualche giorno fa da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, nel 2014 le domande d’asilo nell’Ue sono state 626 mila, il 44% in più rispetto al 2013.
Il maggior numero di domande in Germania (203 mila, 32% del totale), in Svezia (81 mila, 13%), in Italia (65 mila, 10%), in Francia (63 mila, 10%) e in Ungheria (43 mila, 7%). L’incremento maggiore si è registrato proprio in Italia (+143%), Ungheria (+126%), ma è stato significativo anche in Germania (+60%) e Svezia (+50%), mentre in Francia si è registrato un calo del 5%.
Per capire l’effettivo impatto sui singoli Paesi bisogna però considerare l’incidenza dei richiedenti asilo sul numero di abitanti, che a livello europeo è di 1,2 ogn 1000 abitanti. La classifica per Paesi è guidata dalla Svezia (8,4 domande ogni mille abitanti), che stacca sensibilmente Ungheria (4,3) , Austria (3,3), Malta (3,2) , Danimarca (2,6) e Germania (2,5).
E l’Italia? Da noi nel 2014 ci sono stati 1,1 richiedenti asilo ogni mille abitanti. Pochi, quindi, rispetto alla già bassa media europea e pochissimi rispetto a quelli che hanno cercato protezione in altri Paesi ai quali continuiamo a chiedere più solidarietà nell’accoglienza dei rifugiati. I dati smentiscono insomma clamorosamente la retorica dell’”invasione” che sta riempiendo il dibattito politico.
Da dove arrivano i richiedenti asilo? Soprattutto dalla martoriata Siria (123 il, il 20% del totale), quindi da Afghanistan (41 mila, 7%), Kosovo (38 mila, 6%), ma la geografia delle provenienze varia di molto tra un Paese Ue e l’altro. In Italia, ad esempio, a chiedere protezione nel 2014 sono state soprattutto persone che arrivavano dall’Africa Subsahariana, in particolare dalla Nigeria (10 mila, 16% del totale), dal Mali (10 mila, 15%) e dal Gambia (9 mila, 13%).
Eurostat documenta infine come il 45% delle prime decisioni sulle domande d'asilo nel 2014 sono state positive, si sono cioè concluse con il riconoscimento dello status di rifugiato, della protezione sussidiaria o con il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Nelle statistiche non compare invece il numero di domande accolte in seguito a un ricorso presentato dopo una prima bocciatura.
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Il report di Eurostat sulle domande d’asilo presentate nell’Ue nel 2014