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Lavoro. Nel 2006 un nuovo assunto su quattro era straniero

I dati di una ricerca della Camera di Commercio di Milano MILANO – In Italia nel 2006 un quarto delle nuove assunzioni (il 23,3%) è stato appannaggio di immigrati.

E’ quanto emerge da una ricerca della Camera di Commercio di Milano, che – attraverso l’apertura di uno sportello dedicato alle imprese gestito in collaborazione con la Prefettura – punta anche alla valorizzazione dei lavoratori stranieri con profili di alto livello. Si tratta di dirigenti, ricercatori e infermieri, ma anche di calciatori, ballerini e artisti di ogni tipo, per i quali l’anno scorso nel capoluogo lombardo si sono registrate duemila domande di assunzione.

Secondo lo studio, l’anno scorso in Italia sono stati assunti 162 mila immigrati. Di questi, 30.500 da imprese lombarde e 13.500 da aziende del Milanese, cioé l’8,4% del totale nazionale. La Camera di commercio ha anche scattato una fotografia dei profili dei lavoratori stranieri assunti nel 2006 dalle aziende milanesi: i più ricercati sono nel settore dei servizi (quasi 11mila assunti), in particolare nel settore immobiliare, noleggio, pulizie e vigilanza, dove una richiesta su due è per un lavoratore extracomunitario. Ma anche il settore della sanità e dell’istruzione a Milano poggia sull’ingresso dei lavoratori stranieri: i questi due comparti il 48% del totale delle assunzioni è a favore di stranieri. Nella ristorazione si tocca un tasso del 42% e nel commercio 15%.

A Milano l’anno scorso sono stati richiesti anche 3mila extracomunitari nel settore dell’industria e delle costruzioni. "La ricerca effettuata da Excelsior 2006, sistema informativo sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del ministero del Lavoro e dell’Unione europea – spiega Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – illustra meglio il tema dell’immigrazione, che rappresenta un’occasione per le istituzioni di ‘fare sistema’. In generale, il flusso migratorio extracomunitario, se gestito con razionalità, può diventare una preziosa risorsa per lo sviluppo del nostro territorio: diverse sono infatti le imprese che hanno bisogno di personale extracomunitario. E il nostro obiettivo è quello di favorire l’incontro tra la domanda di lavoro delle imprese e l’offerta di personale".

In quest’ottica è nato lo sportello gestito dalla Camera di Commercio milanese per favorire l’ingresso di figure professionali extracomunitarie altamente qualificate e ricercate dalle imprese: dirigenti, ricercatori, professori universitari, interpreti e infermieri, ma anche ballerini, artisti e calciatori. Per queste figure nel 2005 la Prefettura di Milano, che fino a oggi gestiva le pratiche, ha registrato circa 1.200 domande di assunzione, cresciute a circa 2.000 l’anno scorso.

"Grazie al contributo della struttura camerale – afferma il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi – è stato possibile realizzare un’efficace sinergia fra istituzioni. Sono anch’io convinto che la gestione dell’immigrazione sia uno degli impegni più importanti a cui tutti noi siamo chiamati a contribuire nel prossimo futuro: iniziative come questa sono certamente essenziale per governare il fenomeno e far crescere il nostro Paese".

(16 gennaio 2007)

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