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Lo studio: nel 2025 sarà straniero il 6% dei pensionati

Indagini previsionali promosse dal Centro Studi e Ricerche Idos e pubblicate nel rapporto ''Immigrati e sicurezza sociale: il caso italiano''

Roma, 26 marzo 2014 – A fronte dell'1,5% del 2010 l'incidenza dei cittadini stranieri sugli ingressi in eta' pensionabile in Italia salira' al 2,6% nel 2015, al 4,3% nel 2020 e al 6,0% nel 2025, anno in cui si stima che gli ingressi in eta' pensionabile saranno 43mila tra gli stranieri e ben 747 mila tra gli italiani, per cui i pensionandi immigrati passeranno da 1 ogni 46 (2010) a 1 ogni 19.

Lo rilevano le indagini previsionali promosse dal Centro Studi e Ricerche Idos e pubblicate nel rapporto ''Immigrati e sicurezza sociale: il caso italiano'' che la Rete europea migrazioni (Emn) presenta oggi a Roma.

''E' evidente – si legge nel documento – che il differenziale pensionistico tra le due popolazioni andra' riducendosi, ma permarranno tuttavia significativi margini che andranno a beneficio della gestione pensionistica, tenuto conto che la popolazione straniera nel 2025, secondo le previsioni, incidera' per il 12,3% sul totale dei residenti (il doppio rispetto all'incidenza sugli immigrati pensionandi)''.

Gli esperti evidenziano, inoltre, un aspetto del quale poco si parla cioe' la futura condizione degli immigrati pensionati che potranno contare sulla loro pensione, non solo bassa come lo sara' per la maggior parte degli italiani, ma ancora di piu' perche' i contributi pagati dagli immigrati sono calcolati su una retribuzione inferiore mediamente del 25% rispetto a quella degli italiani. Gli immigrati pensionati saranno destinati, salvo adeguate misure di contrasto, ad aumentare le schiere dei poveri e questo costituira' un problema molto serio che e' bene affrontare per tempo.
 

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