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Macedonia: le meraviglie di una terra contesa

Immerso nell’incantevole natura, un intreccio di arte e cultura ereditate da popoli diversi

ohrid-big.gifAl suo passato di terra contesa la Macedonia deve molte delle sue ricchezze. Alle spalle questo piccolo paese della penisola balcanica ha una civiltà affascinante, risultato del mix di culture che l’hanno abitato e con le quali oggi – da stato indipendente – confina: quella greca prima, la bulgara, serba e albanese poi. La storia le ha riservato anche grandi dispute, che hanno rischiato di disgregarla non una volta. Ma ora quei problemi politici – neanche tanto lontani – sembrano un capitolo chiuso.

Gran parte dell’identità nazionale della Repubblica macedone si basa sul contrasto – a volte forzato – a tutto ciò che appartiene ai popoli che l’hanno dominata. Tuttavia la Macedonia ha molto da raccontare, con i suoi monasteri medievali, chiese ortodosse, siti che parlano dell’islam. Un patrimonio architettonico e artistico che negli ultimi anni è stato circondato da opere dell’era moderna, città frenetiche e ricche di negozi all’ultima moda. Il tutto è incorniciato da paesaggi capaci di far perdere il fiato, in cui il verde delle colline si mischia all’intenso blu dei laghi chiusi dalle alte vette.

Skopje
La Capitale della Macedonia si è costituita dopo lo scioglimento della Jugoslavia avvenuto nel 1991. Si trova a metà strada tra Tirana e Sofia (capitali rispettivamente di Albania e Bulgaria), ed èponte-skopje-big.gif attraversata dal fiume Vardar. All’epoca dell’Impero romano la posizione strategica di Skopje le valse il titolo di capitale della provincia di Dardania. Molte poi furono le conquiste della città da parte di popoli diversi, fino a quella più massiccia da parte dei turchi, durata dal 1392 al 1912.

In seguito a un devastante terremoto, nel 1963, iniziò una ricostruzione all’insegna dell’esagerazione, che la rese la moderna metropoli che è oggi. Gran parte del centro è zona pedonale. La città vecchia è collegata a quella nuova da un imponente ponte di pietra costruito sul Vardar dai turchi nel XV secolo. E a quell’epoca risalgono anche i Bagni di Daut Hammam Pascià, al tempo i più grandi dei Balcani, che oggi ospitano una Galleria d’Arte.

Da non perdere, la passeggiata nell’antico quartiere dei bazar orientali. Nella parte settentrionale della città, oltre che il mercato vecchio vale la pena visitare la Chiesa di Sveti Spas. Può sorprendere il fatto che questo “tempio” cristiano ortodosso si trovi per metà sotto terra. La ohrid2-big.gifragione sta nel fatto che fu costruito all’epoca del dominio ottomano (nel XVII secolo), quando le cupole delle chiese non potevano spuntare sopra le moschee. Nelle sue vicinanze si trova anche il moderno edificio che ospita il Museo della Macedonia, in cui è possibile ripercorrere una buona fetta di storia macedone. Proprio davanti c’è invece un’altra testimonianza architettonica del dominio ottomano: il Kursumlija Han.

Ohrid (Ocrida)
Una delle mete più gettonate della Macedonia è la regione del Lago di Ohrid, nella parte sud-occidentale del paese. Con i suoi monti, vette e specchi d’acqua gode di paesaggi incantevoli e dal 1979 è stata proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Il lago, che in parte si trova in territorio albanese, è il piùstrada-ohrid-big.gif profondo d’Europa e sfiora i 500 kmq di grandezza. Su un promontorio che lo sovrasta si erge la Chiesa di Sveti (Santo) Naum (discepolo dei santi Cirillo e Metodio, creatori dell’alfabeto cirillico). L’edificio eretto nel XVII secolo è una delle mete turistiche più visitate della zona.

La stessa città di Ohrid attira molti turisti durante tutto l’anno, attratti dai numerosi siti di interesse storico-artistico. Le rovine più antiche appartengono all’epoca romana. A testimoniare la magnificenza dell’antico impero c’è un anfiteatro in parte riportato alla luce. Nel periodo del dominio bizantino, Ohrid divenne la principale sede vescovile della Macedonia. Nell’893 il vescovo Clemente di Ochrida, altro discepolo dei Santi Cirillo e Metodio, vi fondò la prima università del mondo slavo, facendo di Ochrid un centro culturale di grande rilievo.

Bitola
lago_ohrid-big.jpgLa seconda città più grande della Macedonia è accucciata tra le montagne, a quasi settecento metri di altitudine, nella parte sud-occidentale del paese. È un centro amministrativo, culturale, industriale e commerciale di grande importanza. A Bitola vale la pena fare un salto nella zona dei bazar e visitare le rovine di Eraclea, città fondata nel IV secolo a.C. da Filippo II di Macedonia e conquistata dai romani due secoli più tardi.

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