Roma – 22 maggio 2009 – Il numero degli stranieri che accedono a qualche forma di finanziamento è in continua crescita. E conseguentemente aumentano anche le banche e i gruppi creditizi italiani che aggiungono alla propria offerta prodotti mirati per attirare questa nuova fetta di potenziali clienti.
Secondo Experian, azienda che a novembre dello scorso anno ha pubblicato una ricerca sull’argomento, nei primi otto mesi del 2008 le domande per le principali forme di piccolo finanziamento (credito al consumo, prestiti personali e carte revolving) provenienti da immigrati sono salite al 15,4% del totale, contro il 12,1% rilevato nello stesso periodo del 2007. La comunità più credit-active risulta quella romena, che pesa per il 26% delle richieste di credito da stranieri, seguita a distanza dalle comunità marocchina (7,3%) e albanese (5,3%).
Uno studio di Swg Tomorrow del 2007 eseguito su un campione di 2mila persone evidenzia che a richiedere maggiormente i prestiti sono gli uomini e la fascia d’età più frequente è dai 35 ai 44 anni. Le principali banche o società finanziarie con cui hanno sottoscritto un contratto sono Agos, Banca Intesa, Unicredit, Banca Antonveneta, Compass.
Quanto ai motivi di sottoscrizione, in testa alla classifica ci cono moto e auto, seguiti a distanza da arredamento, elettrodomestici e computer. L’entità del prestito in genere varia da mille a cinquantamila euro, ma oltre il 70% delle volte vengono richieste cifre comprese tra mille e diecimila euro. Sale la percentuale degli utenti quando si parla di acquisti a rate. Secondo la ricerca, già nel 2007 si toccava il 18% del totale e le comunità che più spesso vi usufruiscono sono ancora i romeni, i marocchini, i nord-africani in generale e i latinoamericani.
Questo andamento ha fatto sì che i gruppi creditizi e bancari si facessero concorrenza anche nella caccia di immigrati, studiando prodotti mirati o costruendo le proprie campagne promozionali in funzione di questa nuova fetta di potenziali clienti.
Compass è sicuramente il gruppo che ha puntato di più: on line propone la sua offerta in nove lingue e fa pubblicità anche sui giornali delle diverse comunità straniere. Si rivolge all’immigrato mettendo sul proprio sito internet foto di gente dai tratti somatici decisamente esotici e dicendo: “Sorridi! Oggi c’è una novità Compass pensata proprio per te”. E la novità è che la compagnia elimina le spese di istruttoria e non chiede garanti di cittadinanza italiana come accadeva in passato. Inoltre include nel pacchetto persino l’assicurazione in caso di perdita del posto di lavoro.
Elastys (prodotto Credit Lift, società finanziaria del gruppo Agos), alle quattro lingue standard (italiano, inglese, francese e spagnolo) aggiunge il romeno. Non fa un’offerta mirata, ma neanche distinzioni e lo dice attraverso un mix di felici facce multietniche che si vedono nella homepage del suo sito internet.
Anche Fiditalia promuove i suoi prodotti in lingua sui giornali delle comunità straniere che vivono in Italia. E tra un’offerta e l’altra si legge “Solo per 6 euro al mese potrai usufruire delle nostre polizze assicurative per sostenere la tua famiglia nei momenti difficili”. Una frase che sembra essere rivolta più all’immigrato che all’autoctono. Mentre il Gruppo Banca Carige ha creato “Prestiti senza confini”, una delle offerte riservate agli stranieri, appartenente al gruppo di prodotti "Carige Senza Confini".
In tanti inoltre riservano agli immigrati un apposito spazio sui propri portali. Tra le voci nella sezione prestiti personali, Directafin, Fin Solution, AllFinWeb e altre inseriscono la categoria “lavoratori stranieri” comunitari ed extracomunitari, spiegando quali sono le modalità di accesso al servizio per questa categoria di clienti. Oltre a fare questo EasyMoney dice nel suo volantino: “Straniero? No problem. In EasyMoney sei il benvenuto”.
Antonia Ilinova