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Scuola, guida all’iscrizione

QUANTI ANNI DURA LA SCUOLA?
La scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni e comprende:
– 5 anni di scuola primaria (elementare);
– 3 anni di scuola secondaria di primo grado (scuola media);
– 2 anni di scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore);

Il percorso scolastico è così organizzato:
da 3 mesi a 3 anni (non obbligatorio) nido
da 3 a 5 anni (non obbligatoria) scuola del-l’infanzia (scuola materna)
da 6 a 10 anni (obbligatoria) scuola prima-ria (scuola elementare)
da 11 a 13 anni (obbligatoria) scuola secondaria di 1° grado (scuola media)
da 14 a 18 (obbligatoria solo per i primi due anni) scuola secondaria di 2° grado (scuola superiore) La scuola dell’infanzia può essere statale o comunale.
Non c’è nessuna differenza dal punto di vista didattico e pedagogico, però sono diversi gli orari e i servizi offerti. La scuola dell’infanzia è gratuita e può essere chiesto un contributo volontario per il suo funzionamento. La scuola primaria è obbligatoria e gratuita.
Non è richiesta una tassa di iscrizione per l’am-missione e la frequenza. I libri sono scelti dal Collegio degli Insegnanti e pagati dal Comune. Le famiglie devono comprare il “corredo scolastico”: i quaderni, le penne, le matite, i colori, ecc. secondo le indicazioni fornite dalla scuola e dagli insegnanti. Le famiglie devono contribuire alle spese per il trasporto, la mensa, per le uscite didattiche, per gli eventuali laboratori e per le piccole spese relative alla vita della classe, con un contributo volontario fissato dalla scuola. La scuola secondaria di 1° grado è obbligato-ria e gratuita. Non è richiesta alcuna tassa.
Le famiglie devono comprare i libri e il materiale didattico secondo le indicazioni fornite dalla scuola. Devono contribuire alle spese per il trasporto, la mensa, per eventuali laboratori. La scuola secondaria di 2° grado è articolata in modo complesso e prevede tasse di iscrizione. Ogni Istituto fornisce il POF e tutte le informazioni necessarie. Chiedete informazioni alla segreteria della scuola sulla possibilità di ottenere esoneri e facilitazioni nel caso di reddito familiare basso (fasce: 5.164,57 euro/anno; 12.911,43 euro/ anno).

QUAL È IL CALENDARIO SCOLASTICO IN ITALIA?
La scuola dell’obbligo inizia a settembre e termina a giugno. La scuola dell’infanzia inizia a settembre e dura fino al 30 giugno. Ci sono due periodi di vacanze:
– due settimane a Natale (in genere dal 23 dicembre al 6 gennaio);
– circa una settimana a Pasqua (a marzo o ad aprile).
Gli altri giorni di vacanza sono distribuiti nel corso dell’anno: il 1 novembre, l’8 dicembre, il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno e la festa del Santo Patrono della città. Il calendario scolastico viene definito ogni anno a livello regionale. Ogni singola scuola, in base all’Autonomia Scolastica, può adattare il calendario alle proprie esigenze.
CHE FARE IN CASO DI ASSENZA DA SCUOLA?
Tutte le assenze devono essere giustificate dai genitori mediante una comunicazione agli insegnanti sul quaderno, sul diario, o utilizzando l’apposito libretto consegnato dalla scuola. Se un alunno è malato per più di 5 giorni, per tornare a scuola è necessario presentare un certificato medico da cui risulta che l’alunno è guarito o comunque può essere riammesso alle lezioni.
CHE COSA SI STUDIA ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO?
Alla scuola primaria (elementare) si studiano le discipline tradizionali (italiano; matematica, scienze; storia; geografia) secondo un curricolo definito dalle scuole sulla base delle Indicazioni nazionali. Sono curate anche le conoscenze musicali, espressive, motorie, tecnologiche (nella maggior parte delle scuole funzionano laboratori di informatica) Si studiano anche una o più lingue straniere, dal terzo anno della primaria l’inglese per 3 ore settimanali. Alla secondaria di 1° grado (scuola media) si riaffrontano con curricoli più approfonditi le discipline già “scoperte” nella scuola primaria. Gli approfondimenti prevedono anche attività di laboratorio oltre l’orario scolastico. La definizione di tutto il programma di studio è contenuta nel POF. Lo studio e la partecipazione a tutte le attività scolastiche sono obbligatori tranne che per la religione cattolica.
COME SONO VALUTATI I RISULTATI SCOLASTICI?
Ogni anno scolastico si divide in due o tre par-ti (2 quadrimestri o 3 trimestri): da settembre a gennaio e da gennaio a giugno, oppure da settembre a dicembre, da dicembre a marzo, da marzo a giugno. A ognuna di queste scadenze gli insegnanti effettuano una verifica dei risultati scolastici degli alunni e preparano un documento di valutazione. Per ogni materia studiata viene formulato un giudizio sintetico. Per esempio: insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo. I documenti di valutazione possono essere anche molto diversi da scuola a scuola e vengono consegnati alle famiglie nel corso di apposite riunioni. Nel POF è spesso indicato quale sistema di verifica e di valutazione degli alunni adottano gli insegnanti. Alla fine di ogni anno scolastico, l’alunno è ammesso o no alla classe successiva (per la scuola primaria, in caso di bocciatura, si deve esprimere il consiglio di classe o di interclasse e i motivi devono essere bene esplicitati) Alla fine della terza media c’è un esame di Stato che serve per ottenere il diploma.
A CHE SERVONO LE RIUNIONI FRA I GENITORI E GLI INSEGNANTI?
Gli insegnanti incontrano periodicamente i genitori per parlare con loro del percorso educativo e didattico degli alunni, delle loro difficoltà e dei loro progressi, anche per quel che riguarda la capacità di instaurare relazioni positive. Questi momenti di incontro sono molto importanti perché la scuola e la famiglia possono collaborare all’educazione degli alunni e alla realizzazione dei risultati attesi nel campo delle conoscenze e del loro inserimento nella vita della classe. La scuola comunica ai genitori il calendario degli incontri per parlare dei loro figli e per la consegna dei documenti di valutazione. I genitori a loro volta possono chiedere un incontro -in qualsiasi momento – con gli insegnanti o con il Dirigente Scolastico. Anche la scuola dell’infanzia prevede incontri assembleari e individuali con le famiglie.
COME VIENE GARANTITA LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA GESTIONE DELLA SCUOLA?
I genitori partecipano alla vita della scuola ed eleggono i loro rappresentanti all’interno di organismi quali: il consiglio di classe (scuola secondaria), il consiglio di interclasse (scuola primaria), il consiglio di intersezione (scuola del-l’infanzia), il consiglio di circolo o di istituto. Questi organismi si occupano a vari livelli della vita della scuola. Chiedete in Ufficio la composizione di questi organismi, il nome del Presidente del Consiglio di Circolo o di Istituto (è sempre un genitore), del Rappresentante dei genitori della sezione o classe, il calendario delle riunioni.

COSA SUCCEDE AL MOMENTO DELL’ISCRIZIONE
QUANDO SI DEVE FARE LA DOMANDA PER L’ISCRIZIONE A SCUOLA?
La domanda per l’iscrizione a scuola si presenta entro il mese di gennaio per l’anno successivo, quest’anno entro il 30 gennaio.
Nel caso di trasferimento o di nuovo inserimento l’iscrizione si accetta in qualsiasi momento dell’anno. Per i nidi, di norma l’iscrizione si fa entro il mese di aprile.
COSA INDICARE NEL MODULO DI ISCRIZIONE?
Al momento dell’iscrizione, bisogna compilare il modulo fornito dalla segreteria. Sono necessari:
– i documenti della scuola frequentata nel paese d’origine: se questi documenti non ci sono, uno dei genitori dichiara, sotto la propria responsabilità, la classe frequentata da suo figlio nel paese d’origine; nel caso in cui non sia possibile risalire alla classe frequentata viene considerata l’età; solo a fronte di completa ignoranza della lingua italiana e di mancanza di documentazione, l’alunno può esser iscritto alla classe immediatamente precedente (es: bambino di 7 anni iscritto in prima e non in seconda)
– un certificato di vaccinazione; nel caso in cui non si possegga si deve chiedere alla scuola l’indirizzo della Azienda Sanitaria Locale (ASL) più vicina; la mancata certificazione delle vaccinazioni previste dalla legge italia-na non esclude l’iscrizione a scuola; il medico scolastico o il Centro Vaccinale della ASL danno indicazioni per risolvere il problema. Rispetto all’organizzazione della vita della scuola, i genitori devono prendere alcune decisioni. La prima riguarda la scelta del totale delle ore di frequenza settimanale (monte ore):
scuola dell’infanzia
da 25 a 40 ore in 5/6 giorni
scuola primaria
30 ore in 6/5 giorni (solo mattino / mattino e uno o due pomeriggi) 40 ore in 5 giorni; mattino e pomeriggio
scuola secondaria
27 ore, più altre attività indicate nel POF
Se la scuola funziona con la mensa il servizio è gestito dal Comune di Roma o direttamente dalle scuole con regole simili per quanto riguarda i costi e i menù. Le famiglie pagano il contributo previsto
– indicato nel modello di iscrizione della scuola che fornisce anche i bollettini per i versamenti mensili delle quote – a meno che non rientrino nelle fasce di reddito deboli (vedere su alla pa-gina 11); È possibile chiedere un’alimentazione particolare per motivi di salute certificati da un medico o per motivi religiosi. Per le esigenze dei genitori lavoratori può essere organizzato il servizio di pre e post-scuola. In alcune scuole viene chiesto all’atto dell’iscri-zione se esiste questa esigenza. In ogni caso si possono chiedere alla segreteria della scuola le informazioni in proposito.
La seconda decisione riguarda l’insegnamento religioso. Si può chiedere che i propri figli frequentino le lezioni di Religione Cattolica tenute da insegnanti scelti dal Vicariato di Roma, op-pure che ne siano esonerati. La scuola non prevede insegnamenti di altre confessioni religiose diverse dalla Cattolica. L’esonero è un diritto e la scuola non ne deve chiedere il motivo. Il genitore che chiede l’esonero dei figli da questo insegnamento sceglie fra: – l’uscita da scuola (se possibile nell’organiz-zazione della scuola e in quella della famiglia)
– la partecipazione ad attività alternative comunicate dalla scuola
– l’attività di studio individuale assistito da personale della scuola (alunni più grandi) Può essere richiesto il trasporto scolastico che il Comune assicura in alcune zone della città mediante il servizio di scuolabus quando la scuola non è raggiungibile con altri mezzi pubblici. Un servizio specifico viene inoltre effettuato per il trasporto dei portatori di handicap, mediante bus attrezzati. Per conoscere le modalità di questo servizio ci si deve rivolgere alla segreteria della scuola. Se l’alunno ha una patologia particolare è necessario mettere al corrente la scuola al momento dell’iscrizione (alcune segreterie hanno un modello apposito) in modo che possa intervenire efficacemente in caso di necessità. Gli insegnanti non possono di norma somministrare farmaci, ma nel caso fosse necessario è possibile trovare soluzioni efficaci presentando in segreteria un certificato del medico con tutte le indicazioni necessarie. Si deve chiedere quali sono le regole da osservare nel caso di uscite dalla scuola prima del-l’orario stabilito o se gli alunni minori devono essere prelevati da persone di fiducia dei genitori.

ALTRE INFORMAZIONI UTILI
Presso la scuola possono essere organizzate attività integrative e ricreative pomeridiane, laboratori, attività sportive, visite a musei, gestiti da associazioni o enti con costi molto contenuti. Durante le vacanze vengono proposti dal Comune agli alunni delle scuole soggiorni in Centri ricreativi estivi, che prevedono una quota contributiva a carico delle famiglie in base al reddito. La scuola organizza durante l’anno visite di istruzione (per esempio c’è il Progetto “Città come Scuola”, gestito dal Comune, per la conoscenza dei vari aspetti culturali, storici, artistici, ecc. della città di Roma o i “campi scuola” con soggiorni al mare e in montagna). In queste occasioni gli alunni escono da scuola accompagnati dai loro insegnanti, però è necessario che ogni alunno abbia l’autorizzazione di un genitore. Occorre controllare sempre sul diario o sul quaderno l’attività del giorno successivo. Se è prevista un’uscita e ci si dimentica di dare l’au-torizzazione, l’alunno dovrà restare in classe, mentre gli altri usciranno.

I SERVIZI TERRITORIALI
SERVIZI SANITARI
La tutela della salute dei bambini a scuola è compito del medico scolastico e degli altri servizi della Azienda Sanitaria Locale del territorio di competenza. Presso la ASL, in particolare, sono attivi i servizi specifici per l’infanzia e l’adolescenza. Le ASL forniscono anche servizi per la salute psicologica e mentale e spesso hanno servizi appositi per i cittadini stranieri con operatori culturali che svolgono la mediazione.
I MUNICIPI
Presso la sede del Municipio di appartenenza, c’è un Ufficio-Scuola, un Ufficio Servizi Sociali e un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).

E SE NON SI CONOSCE L’ITALIANO?
Per aiutare gli alunni ad integrarsi all’interno della classe e per fargli apprendere la nuova lingua, gli insegnanti possono organizzare delle attività individualizzate dedicate all’insegnamen-to della lingua italiana, orale e scritta. In particolare per gli adulti esiste in ogni Municipio un Centro Territoriale Permanente che è una scuola pubblica e gratuita. Per informazioni: tel. 06 – 4814647. Inoltre esistono anche associazioni e centri che organizzano corsi per l’apprendimento della lingua italiana, sia per adulti che per ragazzi.
LA DOMANDA DI ISCRIZIONE
La domanda di iscrizione è un vero e proprio contratto che impegna reciprocamente la scuola e i genitori al rispetto delle regole.
Può fare la domanda di iscrizione solo chi ha in custodia legale il minore. Il modello di domanda va ritirato presso le segreterie dei vari istituti scolastici e va compilato in tutte le sue parti. Analizziamolo, in modo da affrontare le eventuali difficoltà di lettura. Il reddito si riferisce alla situazione economica della famiglia: chiedete dunque spiegazioni sul-le agevolazioni se ritenete di avere un reddito basso (ricordate che è quello ufficiale!) I due richiami al fondo sono relativi a due leggi importanti:
– una è la possibilità di dichiarare dei dati personali senza doverli documentare (è detto anche nelle righe precedenti che parlano di “snellimento dell’attività amministrativa”)
– la seconda protegge questi dati da un uso non consentito (devono servire solo allo scopo dell’iscrizione)
Non tutte le scuole dell’infanzia accettano bambine e bambini più piccoli di tre anni per una ragione pedagogica (maturità globale della bambina e del bambino) e per difficoltà ad accoglierli (numerosi bambini di 5 anni, numero insufficiente di insegnanti, mancanza di assistenza).
Inoltre chiedete che vi venga consegnato il POF (Piano dell’Offerta Formativa) o chiedete spiegazioni sulla organizzazione e sulle attività didattiche.

CONCLUDENDO
Il primo periodo di frequenza della scuola è un momento delicato per il bambino o la bambina che vengono a contatto con persone nuove. La collaborazione e la comunicazione tra i genitori e gli insegnanti sono di grande aiuto per favorire un inserimento sereno dei bambini e dei ragazzi. Un vostro colloquio con gli operatori scolastici o dei servizi territoriali, rappresenta un’occasione di incontro e di conoscenza più individualizzata. Molte scuole organizzano anche forme di auto-mutuo-aiuto fra le famiglie: provate a chiedere!

INFO GUIDA
Una scuola per tante culture
COMUNE DI ROMA ASSESSORATO ALLE POLITICHE EDUCATIVE E SCOLASTICHE Maria Coscia, Assessore Paola Gabbrielli, Consulente per l’Intercultura DIPARTIMENTO XI Silvana Sari, Direttore Rodolfo D’Agostini, Dirigente Ufficio Progetti Speciali e Intercultura www.comune.roma.it/dipscuola
CIDI di Roma Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti Tel. 06 5881325 cidi.roma2@flashnet.it
Coordinamento editoriale: Emma Colonna
Redazione dei testi: Sara Carbone, Giancarlo Cerini, Emma Colonna, Renata Puleo
Traduzioni Arabo: Dalila Hiaoui Cinese: Eugenia Maurizi Francese: Milton Kwami Inglese: Stephen Ogongo Polacco: Agnieszka Bladowska, Kamila Kowalska-Angelelli Rumeno: Sorin Cehan Spagnolo: Sergio Mora
Segreteria di redazione: Patrizia Lardo Grafica copertina: Felipe Risco
Impaginazione: Silvia Pivari, Valentina Ronco
Edizioni Stranieri in Italia via Virgilio Maroso, 50 Roma Tel. 06 87410111
www.stranieriinitalia.com

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