Le conclusioni del vertice di Hangzhou, in Cina. “Condividere il peso, tutti gli Stati facciano la loro parte”
Roma – 6 settembre 2016 – “Gli spostamenti forzati di massa, senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale, specialmente quelli generati da conflitti violenti, sono un problema globale”. Servono quindi “sforzi globali concertati per affrontare gli effetti, il bisogno di protezione e le cause prime della crisi dei rifugiati in modo da dividere il peso che ad essa è associato”.
Questa la presa di coscienza e l’impegno assunti dai leader della Terra riuniti domenica e lunedì ad Hangzhou, in Cina nel G20.
Nelle conclusioni del vertice, c’è una appello a “rafforzare l’assistenza umanitaria per i rifugiati e il reinsediamento”. Tutti gli Stati sono chiamati “in base alla loro capacità individuali, a incrementre gli aiuti alle organizzazioni internazionali rilevanti per aumentare la loro capacità di assistenza nei Paesi interessati, intensificando gli sforzi per trovare soluzioni durevoli, in particolare per le situazioni di rifugiati protratte e, riguardo a questo, rafforzando i contributi ai Paesi ospitanti per sviluppare l’assistenza”.
I leader supportano “gli sforzi internazionali per rispondere alla crisi in corso e danno rilievo agliincontri di alto livello che si terranno durante l’assemblea generale dell’Onu”. Sottolineano anche lo sforzo della Banca Mondale a lavorare con altre organizzazioni internazionali e i suoi azionisti per sviluppare un piattaforma di risposta alla crisi globale per assistere rifugiati e comunità ospitanti nei paesi a basso e medio reddito”.
“Il G20 – si legge ancora nel documento – continuerà ad affrontare gli spostamenti forzati nel 2017 con lo scopo di sviluppare azioni concrete. Il G20 esaminerà anche i temi della migrazione nel 2017”.
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