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FRANCIA: VOTO; SANS-PAPIERS NELLA CAMPAGNA ELETTORALE/ANSA A -26, DIVISIONI A SINISTRA E ROYAL AGGIU

(di Francesco Bianchini) (ANSA) – PARIGI, 27 MAR – Dall’identità nazionale all’immigrazione, il passo è stato breve anche perché il tema in Francia è sempre caldo. Soprattutto se riesplode il problema dei sans-papiers e dei bambini che, figli di immigrati irregolari, frequentano le scuole della repubblica. E’ bastata la scintilla scoccata qualche giorno fa in una scuola materna del XIX arrondissement dove alcuni poliziotti hanno cercato di arrestare un nonno sans-papier che aveva accompagnato un piccolo cinese di quattro anni. Gli altri genitori e parenti hanno fatto muro, ci sono stati scontri, la direttrice della scuola è intervenuta, sostiene, per difendere i piccoli e sono stati lanciati lacrimogeni. Qualche giorno dopo Valerie Boukobza, la direttrice, è stata chiamata in commissariato e arrestata per violenza contro la polizia. I partiti di sinistra ed i sindacati hanno fatto muro e qualche ora dopo è stata rilasciata. E’ stato il sasso che ha messo in moto la valanga: sotto accusa la polizia e quindi l’ex ministro e candidato Nicolas Sarkozy; sotto accusa la politica del governo troppo severa per la sinistra e troppo accondiscendente per la destra estrema. Sta di fatto che ora assieme al ‘drapeau’ e alla Marsigliese ai francesi è stato ricordato che ci sono anche gli immigrati clandestini e i figli degli immigrati clandestini. Lo scorso anno Sarkozy aveva inventato una sorta di regolarizzazione selettiva per quanti si trovavano in una certa posizione, salvo la verifica caso per caso; l’ex ministro aveva alla fine riconfermato la direttiva di respingere le famiglie non in regola anche se i figli avevano frequentato le scuole. Intere comunità avevano sfidato la legge per nascondere i piccoli, proteggerli, e i socialisti avevano lanciato una campagna per dare un padrino ad ogni bambino a rischio. L’emozione suscitata dall’arresto della direttrice della scuola materna, sostenuta da sindacati e partiti di sinistra, ha portato ieri a manifestare circa duemila persone. Il ministro uscente dell’interno aveva scritto ai prefetti di non fare più interventi nel recinto delle scuole o nelle vicinanze. Il tema però divide la sinistra e Segolene Royal ha dovuto fare più di un aggiustamento. Domenica aveva detto: i bambini dei sans-papiers devono poter continuare a frequentare le scuole e i loro genitori devono poter restare in Francia. L’UMP ha denunciato una scelta che di fatto autorizza automaticamente la regolarizzazione degli immigrati illegali purché con figli in età scolare. Numerosi esponenti socialisti si sono affrettati a regolare il tiro; lo stesso Francois Hollande ha corretto la sua compagna confermando la scelta socialista di una regolarizzazione sulla base di criteri e non globale. Comunque sia il problema della posizione dei bambini figli di sans-papiers è un rompicapo che da anni si affaccia sulla scena politica francese e che vede opzioni fortemente diverse nei vari schieramenti, un tema che divide facilmente e che trova con più fatica possibili soluzioni unitarie. Un tema, insomma, difficile per una campagna elettorale e a scapito dei candidati che si oppongono frontalmente sull’argomento ma che sembrano condividere un imbarazzo comune. (ANSA). 2007-03-27 18:04

(27 marzo 2007)

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