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Regolarizzare costa troppo, in tanti rinunceranno

Lo segnalano gli operatori della Cisl: "Molti datori non hanno i soldi" MILANO, 24 luglio 2009 – "Il mio datore di lavoro non vuole spendere 500 euro per regolarizzarmi".

E’ questo il commento di molti lavoratori domestici segnalato dagli operatori degli sportelli per l’immigrazione dal dipartimento politiche migratorie della Cisl di Milano.

In questi giorni gli operatori degli sportelli del sindacato stanno cominciando a raccogliere moltissime segnalazioni da parte di colf e badanti che vengono lasciate a casa perché i datori di lavoro non vogliono spendere i 500 euro previsti dalle procedure per la regolarizzazione.

“Questo fenomeno – raccontano dal sindacato – dimostra ancora una volta l’inadeguatezza delle norme che regolano la materia e, più in particolare, del pacchetto sicurezza, un provvedimento pasticciato e ideologico che sta provocando gravi problemi, ai quali si sta cercando di porre rimedio con l’ennesima sanatoria".

La Cisl di Milano chiede che, come già fatto nel 2002, venga concesso un permesso di soggiorno per attesa occupazione ai lavoratori e alle lavoratrici che denunciano i datori di lavoro che non li vogliono regolarizzare.

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