Coinvolti 8 comuni della provincia ROMA, 12 agosto 2009 – A settembre avra’ inizio ‘Biblioteche del mondo’, il progetto dell’Assessorato alle Politiche culturali della provincia Roma, in collaborazione con 8 comuni della Provincia: Anzio, Bracciano, Fiumicino, Ladispoli, Lanuvio, Mazzano Romano, Tivoli e Zagarolo.
Alla presentazione hanno partecipato Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, Cecilia D’Elia, Vicepresidente e assessore alle Politiche culturali e Claudio Cecchini, assessore alle politiche sociali per la famiglia e ai rapporti istituzionali della Provincia Romana, insieme a Ribka Sibhatu, scrittrice e rappresentante per le associazioni ‘No.Di’ e ‘Lipa’, Mohamed Tailmoun, portavoce dei giovani di ‘G2: seconda generazione’ e Igiaba Scego, scrittrice.
"Questa iniziativa – sottolinea Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma – fa parte del progetto strategico e culturale che vogliamo mettere in campo nella nostra Provincia. La conoscenza e’ lo strumento per diventare piu’ ricchi e cittadini migliori, e’ il miglior antidoto contro la paura".
"Biblioteche del Mondo – sottolinea D’Elia – e’ un progetto che risponde alla nostra voglia di dare un luogo d’incontro e di scambio. Interculturale e’ la chiave di lettura del nostro territorio. La biblioteca e’ un luogo d’incontro, ed e’ qui – conclude D’Elia – che offriamo uno scaffale interculturale che conterra’ testi italiani tradotti in diverse lingue, classici letterari di altri paesi, e iniziative laboratoriali che coinvolgeranno sopratutto i bambini".
"Vorrei sottolineare il valore politico e culturale di questa iniziativa – dichiara Claudio Cecchini, assessore alle Politiche sociali per la famiglia e ai rapporti istituzionali della Provincia di Roma – perche’ nell’immaginario collettivo immigrazione vuol dire cronaca nera, illegalita’ e forme di assitenza sociale, ma invece e’ soprattutto una risorsa. Il mondo della cultura si pone come luogo dove rendere protagoniste le ‘culture altre’, e le prime iniziative di ‘Biblioteche nel Mondo’ saranno rivolte a 2 categorie importanti di immigrati: le ‘tate’, che ormai sono componente strutturale e indispensabile per il nostro sistema di welfare, e i bambini, sia quelli nati in Italia da genitori stranieri, sia quelli cresciuti nel nostro Paese".
Questi, quindi, i primi due progetti: ‘I nuovi cittadini – la seconde generazioni si raccontano’, in collaborazione con ‘Rete G2 – seconda generazione’, organizzazione nazionale fondata dai figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. L’offerta di questo laboratorio si articolera’ in ‘laboratorio di sceneggiatura’ per la realizzazione di un fotoromanzo sulla cittadinanza e in ‘laboratorio di scrittura’ per la raccolta di testi per un nuovo volume sulle seconde generazioni.
‘Cosi’ vicine cosi’ lontane: consumi e bisogni culturali di tate, colf e badanti’, progetto che si rivolge a donne migranti che svolgono opera di cura e ha l’obiettivo di intercettare i bisogni culturali delle donne immigrate e illustrare la storia, la cultura e il valore sociale del loro lavoro. Il progetto comprende: una mostra itinerante , circoli di lettura, ciclo di film sul rapporto immigrazione, lavoro e cura, e una ricerca qualitativa sui loro consumi e bisogni in collaborazione con le Associazioni Lipa e Nodi.