"La presenza di bambini non italiani può rallentare la didattica" Roma, 18 gennaio 2010 – Il tetto del 30% della presenza di alunni stranieri nelle classi ”rende l’insegnamento migliore per tutti, italiani e non”.
Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini in una intervista a ”La Stampa”, in cui commentando uno studio della Banca d’Italia da cui emerge che le classi con troppi immigrati fanno scadere la qualità dell’insegnamento e spingono le famiglie più abbienti ad iscrivere i figli alle private, torna sul tetto del 30% per gli studenti non italiani.
”Quanto dice la banca d’Italia – afferma Gelmini – lo sapevamo già: la presenza di bambini non italiani può rallentare la didattica. Per questo abbiamo posto un tetto del 30% di immigrati per classe. Non c’entra il razzismo, ovviamente, ma non c’entra nemmeno la politica. E’ una scelta meramente didattica che rende l’insegnamento migliore per tutti, italiani e non”.