in

La previsione. Fra 10 anni oltre 6,3 milioni stranieri, 10,6 nel 2050

Rapporto Nomisma sulla popolazione residente in Italia MILANO, 26 settembre 200 – Il primo gennaio 2009 gli stranieri residenti in Italia erano pari a 3,9 milioni, il 6,5% della popolazione, in aumento rispetto al 5,8% di inizio 2008. E nel 2020 le previsioni indicano che saranno 6,3 milioni, mentre nel 2050 saliranno a 10,6 milioni, con una incidenza sul totale della popolazione pari al 17%, il triplo di oggi.

E’ quanto emerge dal rapporto Nomisma, elaborato su dati Istat, presentato in occasione della Seconda Conferenza Nazionale sull’Immigrazione, in corso presso l’Università Cattolica di Milano.

In soli cinque anni, si legge nel rapporto, il numero dei residenti stranieri in Italia è praticamente raddoppiato passando dai 2 milioni del 2003 ai quasi 4 milioni del 2008, mentre prima del 2000 raddoppiava ogni dieci anni. Quasi la metà degli stranieri residenti in Italia appartiene a solo cinque nazionalità: Romania (780 mila; +24,8% rispetto al 2008), Marocco (400 mila; +9,9%), Albania (440 mila; +9,7%), Cina (173 mila; +10%) e Ucraina (150 mila; +16,5%).

Per quanto riguarda l’insediamento sul territorio, più della metà degli immigrati vive nell’Italia settentrionale e precisamente il 36,3% nel Nord Ovest e il 27,3% nel Nord Est. Il 24,8%, invece, vive nel Centro Italia, mentre solo l’11,65% risiede nel Mezzogiorno. A livello regionale, la Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di stranieri, uno ogni quattro registrati in Italia.

Proporzioni superiori al 10% del totale degli stranieri residenti nel nostro paese si registrano anche in Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Ma a sorpresa il tasso migratorio più elevato, superiore al 10%, si trova nei Comuni fra i 5 e i 20 mila abitanti, mentre nelle grandi città con oltre mezzo milioni di cittadini è diminuito dell’1,1%.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Unaie: “Urgente una nuova normativa sulla cittadinanza”

IMMIGRATI: ALFANO, MAGISTRATI POSSONO INTERPRETARE MA NON ELUDERE LEGGE