in

Toscana. I cittadini stranieri irregolari avranno la tessera sanitaria

Garantirà loro una copertura per un periodo di tempo limitato

FIRENZE – ‘Stp’, ovvero ‘Straniero temporaneamente presente’.

Sarà questo lo status, con tanto di tessera, riconosciuto dalla Regione Toscana per gli stranieri irregolari che avranno bisogno di cure mediche. Non solo di quelle urgenti ospedaliere, già previste dalla legge nazionale, ma anche analisi di laboratorio o ricette per il mal di gola. A confermare quanto anticipato dal ‘Corriere della Sera’ è l’assessore regionale alla sicurezza sociale Gianni Salvadori. La tessera Stp garantirà loro una copertura per un periodo di tempo limitato.

C’é il problema di come tutelare la privacy, "certo se vengono i carabinieri o gli agenti della questura a chiedere l’elenco degli iscritti – aggiunge Salvadori – non potremo esimerci, perché così vuole la legge. Speriamo di trovare un modo per far sì che chi rischia di morire possa essere curato. Noi puntiamo ad aiutare soprattutto gli irregolari, cioé quanti hanno un lavoro, e non i clandestini, ossia chi è arrivato da noi senza prospettiva alcuna".

La Regione Toscana con questa la legge sull’immigrazione, annunciata dal presidente Claudio Martini lo scorso 22 settembre durante la Conferenza nazionale sull’immigrazione svoltasi a Firenze, vuole così dare una risposta a quanti, ad esempio, "lavorano come badanti – aggiunge l’assessore – ma non sono ancora riusciti ad essere regolarizzati". Solo per le badanti le domande presentate dalle famiglie toscane nel 2007 sono state 25mila, ma la quota assegnata alla Toscana era di 3.500.

La legge sarà pronta entro la fine di novembre e, tra l’altro, dovrebbe garantire anche il diritto di voto per gli stranieri, già sancito dallo Statuto regionale, a partire dal 2010. Inoltre l’obiettivo è regolare quattro campi d’intervento: oltre alla salute, la casa, la formazione e l’informazione.Intanto, domani, la giunta regionale approverà un protocollo sulla marginalità che poi dovrà essere sottoscritto dai 10 Comuni capoluogo di provincia, che istituisce le prime strutture di intervento per garantire aiuto a quanti vivono ai margini della società o che si trovano in un momento di difficoltà. "Queste strutture – conclude Salvadori – lavoreranno in stretto contatto con le associazioni di volontariato ma anche con le prefetture".

(15 ottobre 2007)

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Alunni stranieri. Arriva “Pan, per imparare a conoscersi”

Corte di Cassazione: vietato dare lavoro ad immigrati con il visto per turismo