"Fortune elettorali con politiche che creano conflitti sociali". "Estendere la regolarizzazione"
Roma – 15 novembre 2010 – "Quanto sta accadendo a Brescia e’ frutto di una legge sbagliata, la Bossi-Fini, e della riduzione di un grande e difficile tema sociale e del lavoro a semplice tema di ordine pubblico". Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Vera Lamonica, in riferimento alla vicenda che vede da giorni alcuni immigrati su una gru a Brescia. Un episodio che, sostiene la dirigente sindacale, "ha innescato delle mine che rischiano di far esplodere inediti conflitti e diffuse tensioni sociali".
Per la sindacalista, "il governo non può scaricare le responsabilità sulle forze dell’ordine e far finta di non vedere che quanto accade e’ frutto di una legge sbagliata, la Bossi-Fini, di una regolarizzazione fatta male e gestita peggio, della riduzione di un grande e difficile tema sociale e del lavoro a tema di ordine pubblico, come e’ avvenuto con il reato di clandestinità".
Sono "politiche – sottolinea Lamonica – che hanno creato fortune elettorali ma hanno reso sempre piu’ gravi e difficili i problemi da affrontare. Richiediamo con insistenza ai ministri Maroni e Sacconi di attivare un confronto per affrontare i problemi più urgenti, a partire da quelli prodotti dalla crisi e da quelli che emergono da un’estensione del lavoro nero impressionante, che schiavizza gli immigrati, abbassa i diritti di tutti i lavoratori e la competitività delle imprese sane".
Secondo la Cgil "e’ necessario allungare la durata del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro, estendere l’articolo 18 del Testo Unico sull’immigrazione per dare la possibilità di denunciare le situazioni di grave sfruttamento, recepire la direttiva 52 dell’Unione Europea, completare rapidamente la regolarizzazione di coloro che hanno fatto domanda per la sanatoria colf e badanti del settembre 2009 ed estendere quel provvedimento ai lavoratori degli altri settori e in particolare di edilizia ed agricoltura".
Per sostenere queste proposte, la Cgil ha promosso una giornata di mobilitazione per il 18 novembre, con iniziative in tutto il territorio nazionale.