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Ue: regole più dure contro la tratta di esseri umani

Nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo Bruxelles, 15 dicembre 2010 – Sanzioni piu’ dure contro i trafficanti di esseri umani, maggiore protezione e aiuto per le vittime: e’ il contenuto di una nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo.

Le nuove regole coprono i reati di tratta di esseri umani per l’industria del sesso e anche per lo sfruttamento della manodopera, per esempio nei settori delle costruzioni, dei lavori agricoli e delle occupazioni domestiche.

Il testo, preparato dalla svedese Anna Hedh (S&D) e dalla slovacca Edit Bauer (Ppe) e approvato con 643 voti in favore, 10 contrari e 14 astensioni, riflette un accordo fra Parlamento e Consiglio e stabilisce le regole minime per la definizione dei reati penali e le sanzioni per i trafficanti, introducendo regole comuni per migliorare la prevenzione e la protezione delle vittime. Un massimo di pena di almeno 5 anni di detenzione e, in presenza di specifiche condizioni aggravanti, un massimo di almeno 10 anni e’ quanto previsto dalla nuova direttiva.

Le circostanze che rendono la pena piu’ severa sono, per esempio, lo sfruttamento di minori, i casi in cui e’ coinvolta la criminalita’ organizzata o se il reato e’ commesso da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Nei casi in cui siano coinvolte persone giuridiche (ad esempio imprese), le sanzioni devono prevedere sanzioni penali e civili, inclusa la possibilita’ di esclusione dai benefici pubblici e la chiusura dei stabilimenti. Le vittime dovranno ricevere assistenza, secondo le nuove regole, e in particolare: un alloggio adeguato e assistenza materiale, le cure mediche necessarie, fra cui assistenza psicologica, consigli e informazioni e, se necessario, servizi di traduzione. L’assistenza legale dovra’ essere gratuita, almeno nei casi in cui le vittime non abbiano fondi adeguati. Le vittime di tratta umana dovrebbero anche avere accesso ai programmi di protezione previsti per i testimoni, se ritenuto necessario dalle autorita’ nazionali.

”La tratta e lo sfruttamento degli esseri umani, rappresentano uno dei business piu’ vantaggiosi per la criminalita’ organizzata – ha commentato la vice presidente del Parlamento europeo e deputata del Pdl Roberta Angelilli – approvando la proposta di direttiva, l’Europarlamento ha compiuto un passaggio fondamentale nell’ambito della cooperazione giudiziaria penale tra gli Stati membri dell’Ue per la lotta contro tutte le nuove schiavitu’.

La Ue pone cosi’ al centro della sua azione la difesa e la tutela delle categorie piu’ vulnerabili, la prevenzione dei reati e pene severe per chi si rende colpevole di crimini tanto odiosi come la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani”. "Il risultato del voto di oggi, che mi auguro possa essere traslato anche in altri interventi legislativi, guarda finalmente in faccia la realta’ – ha fatto eco Sonia Alfano, parlamentare dell’Idv – Si riconosce che la tratta di persone finalizzate alle varie forme di sfruttamento quali ad esempio prostituzione, svolgimento di attivita’ criminali e traffico di organi viene svolta da organizzazioni criminali internazionali. Si e’ soprattutto scritta una pagina di umanità".

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