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Rimpatri. Anche il Veneto adotta direttiva europea

Il Procuratore Generale Calogero "E’ una norma che privilegia il rimpatrio volontario ma tiene presente il problema della sicurezza"

Roma – 2 febbraio 2011 – Da qualche settimana anche gli uffici giudiziari del Veneto hanno adottato la direttiva europea sui rimpatri, la 115/2008, che doveva entrare in vigore in Italia già dal 24 dicembre scorso e che rende inapplicabile quanto previsto dalla Bossi-Fini.

La direttiva europea punta a preferire il rimpatrio volontario, prevedendo l’arresto solo in caso di rischio di fuga o pericolosità del soggetto e viene già seguita sia a Brescia che a Firenze .

La scelta di aderire alla direttiva è stata avvalorata ieri dal Procuratore generale di Venezia, Pietro Calogero, durante l’incontro con i procuratori del suo distretto.

 
Il Procuratore enerale ha ribadito come la linea di azione come in tutto il Veneto, sarà quella  di seguire la 115/2008,  rispondendo così alle polemiche, sollevate nei giorni scorsi dalla Lega Nord, sulla scarsa applicazione dell’obbligo di arresto per i clandestini che non rispettano l’ordine di espulsione, previsto invece dal decreto sicurezza del Ministero dell’Interno

Per il procuratore “La direttiva europea da la preferenza al rimpatrio volontario, contemperando il rispetto della libertà e della dignità degli immigrati, tenendo presente il problema della sicurezza e dell’effettività dell’espulsione”.

 
Calogero ha anche specificato come non sia da escludere la possibilità di pronunciamento della Cassazione sul tema ma al momento i procuratori del Veneto si atterranno alla circolare emessa dallo stesso capo della polizia, Vittorio Manganelli, che ha informato i questori sui principi della direttiva Ue.

M.I.

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