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Cittadinanza. Fli: “Battaglia di civiltà per le seconde generazioni”

L’assemblea nazionale vota all’unanimità per la riforma. Che però giace alla Camera in attesa di Maroni

Roma – 21 marzo 2011  – Futuro e Libertà, il partito guidato da Gianfranco Fini, promette battaglia in Parlamento  per dare la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati, quasi un milione di ragazzi nati o cresciuti in Italia oggi per la legge sono stranieri.

Il tema non è nuovo nell’agenda dei finiani e ieri è arrivato sul tavolo dell’ Assemblea Nazionale di Fli a Roma.

“L’Assemblea ha approvato all’unanimità una mozione che impegna tutti noi a portare avanti la grande battaglia di civiltà per il riconoscimento della cittadinanza a tutti gli italiani di seconda generazione" ha annunciato Fabio Granata. "Ragazzi nati in Italia che amano il nostro Paese – ha detto il deputato – e che possono dare un contributo fondamentale al superamento del declino della Nazione".

Granata è cofirmatario, insieme ad Andrea Sarubbi del Partito democratico, di una proposta di riforma che riconoscerebbe subito la cittadinanza alle seconde generazioni e dimezzerebbe i tempi per gli adulti.  Il testo è però fermo alla Camera, in Commissione Affari Costituzionali, insieme ad altre quattordici proposte di legge sullo stesso tema.

Lo scorso luglio la Commissione ha chiesto di ascoltare il ministro dell’Interno Roberto Maroni, per avere chiarimenti sull’iter e sui tempi burocratici delle concessioni di cittadinanza. Il ministro leghista, che non h ami fatto mistero di essere contro una modifica della legge attuale, non ha mai risposto all’invito e da allora a Montecitorio non si è più parlato della riforma.

Elvio Pasca

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