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Un immigrato su sei ha comprato casa in Italia

Ricerca Ismu. Cinesi in testa: "Il 32% ha un appartamento di proprietà"

Roma – 22 marzo 2011- Secondo una ricerca condotta dall’Ismu, fondazione per gli studi sulla multietnicità, sembra delinearsi un quadro sorprendente per quanto riguarda i dati relativi al numero di stranieri proprietari di immobili in Italia fino al 2009.

Infatti si rileva che tra il 1 luglio 2005 e il 1 gennaio 2009 la quota di case di proprietà tra gli immigrati stranieri è aumentata del 6%, passando in quattro anni dall’11% al 17%.

In base ai risultati delle due principali indagini campionarie Ismu, condotte in scala nazionale su gruppi di 30mila unità nel 2005 e di 12mila nel 2009, si evidenzia che gli aumenti relativi maggiori sono tutti riferibili ai gruppi est-europei più orientali, con gli ucraini che incrementano la propria incidenza dal 2% al 12%. 

Molto significative appaiono anche le quote relative ai neocomunitari,  polacchi e romeni,  passati da tassi di proprietà del 3% nel 2005 al  14% nel 2009. A livello assoluto è invece eclatante il dato cinese con una quota che è salita dal 18% al 32%: in pratica  un cinese su tre è proprietario della propria abitazione.

I ricercatori Ismu, si sono soffermati sulle principali cittadinanze di immigrazione in Italia, tra cui i senegalesi che hanno visto accrescere la quota di persone in case di proprietà dall’8% al 19%, mentre i cittadini di provenienza nordafricana da Tunisia e Marocco, hanno registrato aumenti dal 9% del 2005 al 14% e al 15% nel 2009.

Infine gli albanesi che erano proprietari di abitazione nell’11% dei casi nel 2005, nel 2009 risultano esserlo nel 18%.

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