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Benzina più cara per l’emergenza immigrazione

L’Agenzia delle  Dogane aumenta le tasse di 4 centesimi al litro. Servirà a finanziare l’accoglienza dei nordafricani

Roma – 29 giugno 2011 – Fare il pieno costa di più? Stavolta la colpa è degli sbarchi in Sicilia.

Da ieri sono aumentate di 4 centesimi le accise (cioè le tasse) per ogni litro di benzina e gasolio usati come carburante. Una decisione presa  dall’Agenzia delle Dogane “al fine di fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale determinato dall’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a paesi del Nord Africa”.

I soldi raccolti con l’aumento dovrebbero insomma servire a finanziare le attività legate ai migranti che arrivano a Lampedusa, come accoglienza, rimpatri o smistamento nelle varie Regioni italiane. Fatto sta che la Federconsumatori dice di ritenere “una gravissima bugia la motivazione dell`emergenza immigrati addotta per tale operazione”.

Chi è afflitto dal caro carburante e vuole prendersela con gli immigrati, giochi d’anticipo e imprechi anche contro gli attori. Dal primo luglio scatterà infatti un ulteriore aumento di 1,9 centesimi al litro, che servirà a finanziare il Fondo Unico per lo Spettacolo.

Elvio Pasca

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