In vigore il decreto semplificazioni. Chi ha una nuova offerta di lavoro potrà essere assunto senza dover prima tornare in patri. Per i “veterani”varrà il meccanismo de silenzio assenso
Roma – 10 febbraio 2012 – Assunzioni più veloci e meno burocrazia per i lavoratori stagionali extracomunitari, manodopera indispensabile per i settori dell’agricoltura e turismo, grazie alle novità in vigore da oggi previste al decreto legge sulle semplificazioni.
Per semplificare le assunzioni dei “veterani”, viene introdotto un meccanismo di silenzio assenso. Se lo Sportello Unico per l’Immigrazione non risponde entro venti giorni alla richiesta presentata dal datore di lavoro, questa “si intende accolta” e quindi al lavoratore può essere subito rilasciato il visto per l’Italia.
Questa norma riguarda però solo le domande per lavoratori stagionali già autorizzati a entrare in Italia l’anno precedente, regolarmente assunti dallo stesso datore di lavoro e tornati in patria alla scadenza del permesso. Velocizza, insomma, le pratiche per i lavoratori di fiducia richiamati ogni anno in Italia dalle stesse imprese.
La novità più incisiva riguarda però gli stagionali che, ad esempio alla fine di un raccolto, hanno una nuova opportunità di lavoro stagionale, presso la stessa impresa o presso un’altra.
Se il loro permesso è ancora valido, potranno essere subito assunti e il permesso verrà rinnovato per tutta la durata del nuovo incarico, fermo restando il limite massimo di nove mesi di permanenza in Italia. Sopratutto, potranno mettersi al lavoro senza dover prima tornare in patria a chiedere un nuovo visto di ingresso.
Il decreto parla poi delle autorizzazioni triennali all’ingresso per i lavoratori che sono stati già in Italia, una novità in vigore dallo scorso anno. E specifica una volta per tutte che “la richiesta di assunzione, per le annualità successive alla prima, può essere effettuata da un datore di lavoro anche diverso” da quello che ha ottenuto la prima autorizzazione.
Elvio Pasca