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Palermo, 15 feb. – (Adnkronos) – Duemila sono le firme raccolte
dal comitato promotore di Palermo, composto da 25 associazioni, per la
campagna ”L’Italia sono anch’io”. Insieme alla Cgil, alla raccolta
di firme finalizzate alla presentazione in Parlamento di due proposte
di legge di iniziativa popolare per estendere i diritti degli
immigrati, hanno partecipato Arci, associazione ”L Via”, istituto
”Fernando Santi”, Uisp e Arca. ”Abbiamo trovato una sensibilita’
particolare da pare dei cittadini, dei giovani, che mostravano
meraviglia per il fatto che nella norma nazionale non fosse previsto
il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia”, dice
Zaher Darwish, responsabile immigrati per la Cgil di Palermo.
Rispetto all’estensione del diritto al voto, la petizione chiede
a livello nazionale una norma che introduce il diritto al voto per gli
immigrati regolari da 5 anni. ”Il paradosso della legge italiana e’
che gli immigrati ad esempio alle primarie del centrosinistra a
Palermo, il 4 marzo, potranno votare ma poi non possono votare alle
amministrative”, aggiunge Darwish.
Il 5 aprile 2011 e’ stata introdotta nella riforma elettorale
della Regione siciliana l’obbligo ai comuni di istituire consulte
comunali per l’immigrazione come soluzione transitoria al diritto di
rappresentanza dei cittadini immigrati. ”Ancora oggi nonostante siano
trascorsi i termini dei 90 giorni, scaduti a luglio, nessun comune ha
adottato la norma – dichiara la componente della segreteria Cgil di
Palermo Concetta Balistreri – La Cgil, assieme alle comunita’ di
immigrati, ha presentato a palazzo delle Aquile una sua proposta di
istituzione della consulta alla presenza dei consiglieri comunali, che
hanno condiviso l’iniziativa. Ma a tale proposta non ha fatto seguito
nessun atto ufficiale. L’abbiamo trasmessa anche all’assessorato
regionale alla Famiglia affinche’ venisse adottato in tutti i comuni
siciliani”.
(Ter/Ct/Adnkronos)
15-FEB-12 16:16