L’apertura del leader del PdL: “In Italia il principio esiste già. Discussione nel merito, senza ideologia”
Roma – 27 maggio 2013 – No allo ius soli puro, ma si si può discutere, senza arroccamenti ideologici, su come modulare gli anni necessari perché chi è nato in Italia diventi italiano.
È l’apertura arrivata ieri da Angelino Alfano, vicepresidente del Consiglio e segretario del Popolo delle Libertà, durante un’intervista A Che Tempo che Fa. “Favorevole o contrario allo ius soli?” gli ha chiesto il presentatore Fabio Fazio.
“Qui – ha risposto Alfano – c’è un piccolo equivoco culturale. In Italia esiste già lo ius soli. Il bambino ch e nasce in Italia a 18 anni, a determinate condizioni, in quanto è nato in Italia diventa cittadino italiano, quindi lo ius soli è già previsto”.
“Quindi di che cosa si deve discutere? Si deve discutere – ha aggiunto – se si può abbassare questa soglia. Di certo io non creo che ci sia qualcuno che voglia fare sì che in Italia se tu passi per sbaglio e nasci in Italia e poi ti trasferisci sei comunque cittadino italiano”.
“Se si tratta di rimodulare lo ius soli – ha concluso Alfano – non ho grandi problemi ad immaginarlo. Ma trasformare l’Italia in un luogo in cui tu diventi italiano se passi da una sala parto, no. Bisogna entrare nel merito senza ideologia”.