Sabato pomeriggio a Roma la manifestazione “Not in my name”. “L’Islam è pace, isoliamo ogni radicalismo, proteggiamo i giovani dai predicatori d’odio”
Roma – 18 novembre 2015 – Sono tante le voci dell’Islam italiano e tante di quelle voci si sono fatte sentire dopo le stragi di Parigi. Per testimoniare ancora un volta la loro vicinanza alle vittime e la loro distanza siderale da carnefici che camuffano dietro una fede la loro barbarie.
Ora musulmani e musulmane d’Italia scenderanno anche in piazza, per ribadire che il terrorismo non uccide a loro nome. L’appuntamento, che vuole coinvolgere cittadini italiani e stranieri, associazioni religiose e laiche, è per sabato 21 alle 15 in Piazza Santi Apostoli a Roma, per la manifestazione nazionale “Not in my name” (adesioni a notinmynameitalia@gmail.com).
“Questo cancro – spiegano i promotori – offende e tradisce il messaggio autentico dell’Islam, una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo. Questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo più feroce per il comune futuro nella nostra società”.
“Intendiamo lanciare un appello – aggiungono – che sappia indicare una solida svolta nei rapporti con la società civile e lo Stato italiano di cui siamo e ci riteniamo parte integrante. Invitiamo quindi tutte le musulmane e i musulmani ad una mobilitazione che, isolando ogni pur minima forma di radicalismo, protegga in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione”.
“Le musulmane e i musulmani d’Italia in questo difficile momento storico sono nostri preziosi alleati in questa sfida al terrore, una sfida che vinceremo tutti uniti e animati dai comuni valori del rispetto della sacralità della vita e dalla netta condanna di qualsiasi forma di radicalismo” commentano Luigi Manconi, senatore e Presidente della Commissione per i diritti umani, e Khalid Chaouki, deputato del Pd e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare immigrazione, vittima in questi giorni su Facebook di ignobili minacce e attacchi razzisti.
Chaouki è stato tra i primi a chiedere che i musulmani d’Italia scendessero in piazza contro il terrorismo. “Di fronte a questo salto di qualità del terrorismo – ha spiegato – occorre un parallelo salto di qualità nel modo di rispondere anche da parte dei musulmani. Serve una manifestazione il più possibile unitaria, anche per togliere ogni alibi a chi sta usando la tragedia di Parigi per attaccare le comunità islamiche”.
Stranieriinitalia.it