Londra, 24 febbraio 2017 – Sempre piu’ cittadini di otto Paesi dell’Europa orientale – Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia – stanno lasciando il Regno Unito come conseguenza della vittoria della Brexit al referendum, del 23 giugno scorso. In controtendenza, bulgari e romeni che stanno invece arrivando piu’ numerosi oltre Manica.
Lo afferma l’Ufficio nazionale di statistica (Ons) secondo il quale nell’anno terminato nel settembre 2016, il saldo migratorio – il numero di persone che si sono trasferite in Inghilterra meno il numero di quelle che hanno lasciato il Paese – era di 273.000. Si tratta del numero piu’ basso dall’anno terminato nel giugno 2014 e il primo a includere i dati relativi ai primi tre mesi del dopo-Brexit. Passando ai dettagli, il numero di cittadini originari degli otto succitati Paesi che ha lasciato il Regno Unito e’ aumentato di 12.000 raggiungendo quota 39.000.
Invece, c’e’ stato un incremento di 19.000 unita’ per un totale di 74.000 del numero di arrivi da Bulgaria e Romania, Paesi che hanno ottenuto il permesso di entrare nel Regno Unito senza visto solo dal gennaio 2014. Il numero totale arrivato dal altri Paesi Ue e’ stato di 268.000 nel periodo dell’anno preso in esame, paragonato ai 284.000 dell’anno terminato a giugno 2014. A confronto, la Germania ha registrato in totale 846.000 arrivi fra i cittadini Ue nel 2015 mentre la Francia 67.000 nel 2016. Il ministro per l’Immigrazione Robert Goodwill ha definito “incoraggiante” il calo del numero di arrivi dall’est dell’Ue ma ha detto che l’obiettivo del governo e’ sempre un saldo migratorio inferiore alle 100.000 unita’.