Roma, 14 marzo 2019 – Vari governi europei “sono complici nei respingimenti sistematici e nelle persecuzioni illegali, spesso violente” di migliaia di migranti e profughi sulla rotta balcanica, in primo luogo sul confine tra la Bosnia-Erzegovina e la Croazia. Lo sostiene oggi Amnesty International (AI) in un rapporto sul trattamento dei richiedenti asilo dal titolo “Violenze e abusi contro rifugiati e migranti lungo la rotta balcanica”.
Secondo AI i governi europei stanno evidentemente dando priorità al rafforzamento dei controlli sui confini, mettendo in secondo piano il rispetto del diritto internazionale sulla protezione dei richiedenti asilo. In questo modo vengono ignorati e tollerati i comportamenti violenti della polizia croata, accusata da varie organizzazioni internazionali di sistematici respingimenti illeciti e abusi.