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Sea Watch. Corte europea respinge ricorso della nave. Situazione a bordo sempre più grave

Roma, 26 giugno 2019 – Strasburgo ha respinto il ricorso della Sea Watch. La Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha deciso di non applicare le “misure provvisorie” richieste dalla nave, e di non chiedere dunque alle autorità italiane di far sbarcare i migranti soccorsi in mare e da giorni a bordo della nave, alla quale è stato impedito di entrare nel porto di Lampedusa.

Stanchi, sfiniti, esausti. I 42 migranti che da 12 giorni si trovano a bordo della Sea Watch a 16 miglia da Lampedusa hanno lanciano un appello: fateci sbarcare.

Le condizioni di salute, dice la portavoce di Sea Watch Italia, Giorgia Linardi, sono “preoccupanti”: “La temperatura durante il giorno è alta, le persone sono sul ponte al caldo, la notte dormono sul ponte: non siamo su una nave da crociera”.

In un’intervista a Repubblica la capitana tedesca trentunenne Carola Rackete aveva dichiarato di essere pronta a forzare la situazione qualora non fosse arrivata una soluzione.

Mentre in un video, pubblicato da Forum Lampedusa Solidale, uno dei migranti soccorsi in mare, aveva lanciato un allarme: “Non ce la facciamo più, la barca è piccola e non possiamo muoverci. Non c’è spazio. L’Italia non ci autorizza a sbarcare, chiediamo il vostro aiuto, chiediamo l’aiuto delle persone a terra. Pensateci perché qui non è facile”.

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