Trieste, 10 luglio 2019 – “L’impiego di barriere fisiche lungo i confini con la Slovenia è un’ipotesi che prenderemo in considerazione solo nel caso in cui le altre misure messe in campo non risultassero sufficienti a contrastare il fenomeno dell’immigrazione illegale”.
Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo oggi al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen.
“Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia – ha spiegato Fedriga – la fascia confinaria sensibile si estende per una trentina di chilometri”. Sarebbe questa, dunque, e non tutti i 232 chilometri che separano l’Italia dalla Slovenia, la superficie interessata dai barrieramenti che, nelle parole del governatore, “avrebbero il compito di contenere e incanalare gli ingressi in punti più agevoli da monitorare per le Forze dell’Ordine”.