Strasburgo, 16 luglio 2019 – “Negli ultimi cinque anni, più di 17.000 persone sono annegate nel Mediterraneo, che è diventata una delle frontiere più mortali del mondo. In mare c’è il dovere di salvare vite umane e nei nostri Trattati e convenzioni c’è il dovere legale e morale di rispettare la dignità di ogni essere umano”.
Lo ha sottolineato oggi a Strasburgo la presidente designata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il dibattito nella plenaria dell’Europarlamento prima del voto di questo pomeriggio sulla sua candidatura.
“L’Unione europea può e deve difendere questi valori. L’Unione europea – ha spiegato – ha bisogno di frontiere umane. Dobbiamo salvare, ma non è abbastanza. Dobbiamo ridurre le migrazioni irregolare, dobbiamo combattere i contrabbandieri e i trafficanti di questo crimine organizzato, dobbiamo preservare il diritto di asilo e migliorare la situazione dei rifugiati, ad esempio attraverso corridoi umanitari in stretta cooperazione con l’Unhcr”, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati. “Abbiamo bisogno di empatia e di agire con determinazione”, ha detto ancora von der Leyen.
“Sono consapevole – ha concluso la presidente designata – di quanto siano difficili e controverse le discussioni su questo tema. Dobbiamo affrontare le legittime preoccupazioni di molti e guardare come possiamo superare le nostre differenze. Proporrò – ha concluso – un nuovo patto su immigrazione e asilo, compreso il rilancio della riforma di Dublino”.