Roma, 29 aprile 2021 – Il prossimo decreto Sostegni bis conterrà un nuovo bonus destinato ai lavoratori agricoli a termine, la cassa integrazione per il settore pesca e l’estensione dell’indennità Naspi da inserire nella riforma degli ammortizzatori sociali. Lo fanno sapere, tramite un comunicato, i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. Grazie a questo accordo, è stato inoltre cancellato lo sciopero nazionale della categoria previsto per domani, venerdì 30 aprile.
Bonus lavoratori agricoli, tutte le novità
Come si legge nella nota, infatti, “il prossimo decreto conterrà una risposta concreta che andrà finalmente ad integrare il reddito della categoria. Inoltre, abbiamo ottenuto un chiaro impegno da parte del Governo. A Bruxelles continuerà a battersi a favore dell’ottenimento della clausola della condizionalità sociale nella riforma in corso della nuova PAC (Politica agricola comune). Infine, il Ministro Patuanelli ci ha confermato di aver condiviso con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando l’impegno a definire, nel tavolo di confronto sul sistema degli ammortizzatori sociali, una norma in riferimento alla cassa integrazione per il settore della pesca e alla estensione della Naspi per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati con la legge 240. Già nella mattinata di domani, svolgeremo un primo incontro tecnico per realizzare concretamente gli impegni presi.
Davanti alla disponibilità e agli impegni assunti dal Ministro Patuanelli a condurre un confronto serrato per sanare le ingiustizie che hanno riguardato finora le lavoratrici e i lavoratori agricoli, abbiamo scelto con responsabilità di sospendere la mobilitazione in corso. Riservandoci di portare avanti un lavoro di interlocuzione e verifica costante dei testi che verranno presentati nel prossimo provvedimento dal Governo in Parlamento”. Inoltre, l’Inps ha dichiarato la compatibilità tra il Reddito di emergenza 2021 e i bonus percepiti dai lavoratori agricoli a marzo 2020. Per questo è importante ricordare che la data di scadenza per la richiesta del Rem è il 31 maggio. Non è tutto: dai sindacati è stato richiesto anche di inserire la clausola di condizionalità sociale, che prevede che i contributi pubblici comunitari alle aziende agricole debbano essere condizioni al rispetto del diritto dei lavoratori a un lavoro dignitoso, in condizioni salubri e sicure come retribuzioni adeguate.
Rota: “La clausola sulla condizionalità sociale è una necessità”
“La clausola sulla condizionalità sociale, già approvata dal Parlamento europeo nell’ottobre 2020, è una necessità che tutto il governo italiano dovrà sostenere nelle prossime tappe del negoziato. A cominciare da quella prevista per il 30 aprile. È bene ricordare che la nostra posizione è ampiamente sostenuta da tutte le sigle sindacali affiliate all’Effat. Come il sindacato agroalimentare europeo e da oltre 300 organizzazioni, associazioni ambientaliste e del volontariato, personalità e accademici. Come Caritas, Slow Food, Symbola, Medici per i diritti umani, Fair Watch – Economia solidale, Terra Viva. Fare in modo che i finanziamenti non cadano a pioggia, ma siano vincolati al rispetto dei diritti e all’applicazione dei contratti. E’ una battaglia da condurre anche per la concorrenza leale e la valorizzazione delle imprese sane.
Troviamo positiva anche la scelta del Ministro del Lavoro Andrea Orlando di scrivere al Commissario Ue Nicolas Schmit. Chiedendo attenzione sui diritti dei lavoratori e sulla dimensione sociale della nuova Politica Agricola Comune”, ha dichiarato in tal proposito il segretario Fai-Cisl Rota.
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