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Dodici Paesi Ue a Bruxelles: “Finanziare muri alle frontiere contro i migranti”

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Roma, 8 ottobre 2021 – Nuovi strumenti per proteggere le frontiere esterne dell’Ue di fronte ai flussi migratori, anche col finanziamento europeo di recinzioni e muri: è quanto viene chiesto dai ministri dell’Interno di una dozzina di Paesi (Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Rep.Slovacca) in una lettera indirizzata alla Commissione europea e alla presidenza di turno del Consiglio Ue. 

Il tema del rafforzamento dei confini esterni dell’Unione è stato affrontato nella riunione dei ministri dell’Interno dei 27 a Lussemburgo.

Nella lettera alla Commissione e alla presidenza di turno del Consiglio Ue, i 12 Paesi chiedono “nuovi strumenti che permettano di evitare, piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi e capacità di accoglienza esaurite, che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia nella capacità di agire con decisione quando necessario”.

“Allo stesso tempo – si legge ancora in un passaggio del documento – queste soluzioni europee dovrebbero mirare a salvaguardare il sistema comune di asilo riducendo i fattori di attrazione” (‘pull factors’). 

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