Roma, 9 marzo 2023 – Lampedusa, la piccola isola situata nel Mar Mediterraneo, continua ad essere al centro dell’attenzione internazionale per la continua emergenza migratoria che si sta verificando in questa parte del mondo. Secondo le ultime notizie, ci sarebbero attualmente 1.473 migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa, ma la situazione sembra non essere destinata a migliorare a breve termine.
Infatti, proprio ieri si è verificato un naufragio al largo dell’isola, il secondo nel giro di poche ore, che ha visto la motovedetta della Capitaneria di porto intervenire per salvare 20 migranti e recuperare il corpo di una giovane donna. La salma e i superstiti sono stati sbarcati a Lampedusa durante la notte.
Nonostante il trasferimento di alcuni migranti con il traghetto di linea, altri 180 sono sbarcati sull’isola dopo essere stati soccorsi dalle motovedette di Guardia di finanza e Capitaneria. Salgono quindi a 21 gli approdi registrati con un totale di 885 persone arrivate. Sulle ultime imbarcazioni, partite da Sfax in Tunisia, erano presenti anche 37 donne e 13 minorenni. I migranti sbarcati provengono da Ciad, Guinea, Mali, Senegal, Sudan, Burkina Faso, Gambia, Congo e Mali.
La Prefettura di Agrigento sta lavorando per pianificare nuovi trasferimenti, sia per la serata di oggi che per domani, in quanto la finestra di “bonaccia” meteo dovrebbe durare per almeno un altro paio di giorni. Tuttavia, la situazione rimane critica e l’emergenza migratoria sembra essere sempre più difficile da gestire.
Lampedusa, che per anni è stata la porta d’ingresso principale per i migranti in arrivo in Italia, continua ad essere il simbolo di una crisi che sembra non trovare soluzione. L’isola, con una popolazione di circa 6.000 abitanti, si trova ad affrontare un’enorme pressione da parte degli arrivi di migranti, che cercano disperatamente di trovare una nuova vita in Europa.
In questo contesto, è fondamentale che l’Unione Europea intervenga per trovare una soluzione condivisa e sostenibile per affrontare l’emergenza migratoria nel Mediterraneo. Solo attraverso un approccio comune e coordinato sarà possibile garantire la sicurezza dei migranti e degli abitanti dell’isola, nonché una gestione efficiente della situazione.