Stefano Camilloni
Roma, 17 aprile 2023 – La nave Life Support di Emergency ha effettuato un importante salvataggio nel pomeriggio del 15 aprile, recuperando una barca alla deriva con a bordo 55 persone in acque internazionali. La nave era partita da Zwara, in Libia, ma era rimasta in mare aperto per più di 12 ore a causa di un guasto al motore, imbarcando acqua poco dopo. La disperazione dei passeggeri era palpabile, come testimoniato dal racconto di uno dei sopravvissuti proveniente dall’Eritrea, che ha descritto l’arrivo della nave di soccorso come una liberazione.
Il salvataggio ha coinvolto una grande varietà di persone provenienti da diversi paesi tra cui Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan e Somalia. Tra di loro ci sono tre donne, tre bambini dai 2 ai 7 anni e 3 minori non accompagnati. L’operazione è stata coordinata dalla nave Life Support di Emergency che ha portato i sopravvissuti al porto di Marina di Carrara, distante circa tre giorni di navigazione dal luogo del salvataggio.
Questo ennesimo episodio di salvataggio dimostra ancora una volta la necessità di fornire una risposta efficace e umanitaria alle emergenze dei migranti in mare aperto. In un’epoca in cui l’Europa sembra sempre più chiusa e poco solidale nei confronti delle persone in difficoltà, l’impegno di organizzazioni come Emergency è ancora più importante per salvare vite umane e garantire loro una vita dignitosa. Si tratta di una questione che riguarda l’intera comunità internazionale e richiede un’azione congiunta e coordinata per far fronte a questa emergenza umanitaria.
