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Progetto di legge. Giro di vite sui migranti, Londra vuole aggirare la Corte Europea

Roma, 20 aprile 2023 – Il governo conservatore britannico sta prendendo ulteriori misure per combattere gli sbarchi di migranti “clandestini” attraverso la Manica, che hanno raggiunto livelli record nel 2022. Il progetto di legge introdotto in Parlamento nelle scorse settimane prevede un ulteriore giro di vite contro il traffico di migranti verso l’isola, alimentato soprattutto dal viavai con le coste della Francia di piccole imbarcazioni gestite da gruppi organizzati di scafisti, principalmente di origine albanese, secondo le autorità.

Tuttavia, l’ultima versione del disegno di legge ha suscitato critiche fra opposizioni, ong e attivisti, nonché dall’alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), che l’ha bollata come una minaccia all’abolizione del diritto d’asilo.

La novità dell’articolo riguarda l’intenzione del governo di inserire un emendamento che mirerebbe ad attribuire al ministero dell’Interno il potere di non attendere e ignorare in certe circostanze il parere dei giudici, in particolare di quelli della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, in caso di ricorsi in extremis contro provvedimenti di rimpatrio o espulsione di migranti già autorizzati in prima istanza da organi di giustizia nazionali.

Questa mossa rappresenterebbe una concessione nei confronti dei deputati dell’ala più oltranzista della maggioranza Tory che chiedono garanzie concrete sull’efficacia delle misure annunciate dopo il fallimento o lo stallo di varie iniziative recenti, inclusa quella relativa al progetto di trasferire a pagamento in Paesi come il Ruanda immigrati in attesa di risposte a domande d’asilo nel Regno Unito.

La stretta contro il traffico di migranti verso l’isola è diventata un tema di annuncio e polemiche da mesi, ma il progetto di legge introdotto dal governo conservatore britannico ha sollevato molte critiche. Molti temono che le misure proposte possano minare il diritto d’asilo e che la concessione di poteri così ampi al ministero dell’Interno possa rappresentare un pericoloso precedente per il sistema giudiziario del Regno Unito.

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