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Il cancelliere tedesco Scholz criticato per una battuta sulle politiche di asilo

Roma, 13 giugno 2023 – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, è stato oggetto di critiche per una dichiarazione in materia di politiche di asilo, che lui stesso ha definito una battuta, ma che ha suscitato indignazione tra alcuni. Durante la giornata annuale della Chiesa Evangelica a Norimberga, Scholz ha affermato che, sebbene la Germania non abbia confini esterni dell’Unione Europea, è il paese che accoglie il maggior numero di richiedenti asilo, aggiungendo che la maggior parte di loro non si era precedentemente registrata in altri paesi dell’Unione.

Scholz ha dichiarato: “Ho fatto già questa battuta al Consiglio Europeo, dicendo che la Germania dovrebbe avere grandi spiagge nel Mediterraneo. Infatti, arrivano più rifugiati dal Mediterraneo in Germania che in ogni paese costiero mediterraneo”. Tuttavia, l’organizzazione di soccorso marittimo Sea Watch ha sottolineato che solo nel 2023 sono già morte oltre 1.150 persone in mare, e che la risposta del cancelliere è stata una “battuta di cattivo gusto”, come riportato sui social media. Sea Watch ha commentato che chiunque possa ridere di una situazione del genere non dovrebbe essere al comando di uno Stato.

Le critiche sono arrivate anche dal leader aggiunto del partito di sinistra Linke, Lorenz Goesta Beutin, mentre il deputato della CDU, Matthias Hauer, ha scritto che “un cancelliere non dovrebbe scherzare sulle sofferenze delle persone”. L’influencer socialdemocratica Lilly Blaudszun, membro della direzione del Congresso Evangelico, ha dichiarato che “un cancelliere socialdemocratico non dovrebbe mai parlare così delle persone”.

La dichiarazione di Scholz ha sollevato una discussione intensa e ha messo in luce l’importanza di un linguaggio rispettoso e sensibile quando si affrontano questioni così delicate come quelle dei rifugiati e delle politiche di asilo. Le organizzazioni umanitarie e molti politici ritengono che la battuta di Scholz sia stata inopportuna e mancante di empatia verso coloro che affrontano situazioni di pericolo e sofferenza nel tentativo di raggiungere la sicurezza.

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