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Migranti, nel 2022 record di persone in fuga: secondo l’Unhcr almeno 108,4 milioni

Roma, 14 giugno 2023 – Il 2022 ha segnato un tragico record nel numero di persone costrette a fuggire dalle proprie case. secondo il rapporto annuale dell’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, intitolato “Global Trends in Forced Displacement 2022”, infatti, il totale dei migranti scappati dal proprio Paese ammonta a 108,4 milioni. Questo rappresenta un aumento senza precedenti di 19,1 milioni rispetto all’anno precedente, mettendo in luce l’escalation delle crisi umanitarie nel mondo.

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Migranti, nel 2022 110 milioni di persone in fuga

Il rapporto identifica la guerra in corso in Ucraina e i conflitti in varie parti del mondo, uniti agli impatti devastanti dei cambiamenti climatici, come principali fattori alla base dell’aumento dei movimenti migratori forzati. Cause che hanno portato milioni di persone ad abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza e protezione. E ad affrontare sfide e difficoltà incredibili lungo il cammino. L’Unhcr, poi, sottolinea l’urgenza di un’azione collettiva per affrontare le cause e l’impatto dello sfollamento forzato. Tra l’altro, il rapporto evidenzia anche che nel 2023 il trend di crescita del numero di persone costrette alla fuga non sembra rallentare. E questo anche per lo scoppio del conflitto in Sudan che ha ulteriormente alimentato questa crisi umanitaria. Stime preliminari, quindi, indicano che fino a maggio di quest’anno il numero totale dei migranti sfollati ha raggiunto un valore stimato di 110 milioni.

Tra quelle considerate dal rapporto, circa 35,3 milioni sono rifugiati, ossia coloro che hanno attraversato un confine internazionale nella speranza di trovare sicurezza. Questo sottolinea l’importanza del rispetto degli accordi internazionali e della solidarietà globale per garantire protezione e assistenza ai rifugiati. La maggioranza degli sfollati, pari al 58% del totale, corrisponde a 62,5 milioni di individui, che sono costretti a vivere all’interno dei loro stessi paesi a causa di conflitti interni e violenze. Questo fenomeno, noto come sfollamento interno, presenta sfide particolari, poiché tali persone spesso non possono beneficiare delle stesse protezioni e assistenze previste per i rifugiati.

Anche l’Italia sta sperimentando l’impatto di questa crisi umanitaria, con un totale di 354.414 migranti costretti ad abbandonare il proprio paese a causa di guerre e persecuzioni. Il 41% di questi rifugiati proviene dall’Ucraina, evidenziando il peso del conflitto in corso in quella regione.

I dati del rapporto

L’Unhcr, impegnata anche in Italia, ha lavorato per favorire e facilitare l’inclusione sociale, culturale ed economica dei rifugiati. Attraverso azioni che coinvolgono amministrazioni, settore privato, terzo settore, comunità locali e i rifugiati stessi, l’agenzia ha elaborato la Carta per l’Integrazione. Questo strumento è stato adottato dai Comuni di Bari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. E l’obiettivo è quello di promuovere l’arricchimento e lo sviluppo armonico delle città attraverso l’integrazione dei rifugiati.

Nonostante il crescente numero di persone costrette alla fuga, comunque, il rapporto evidenzia anche alcuni segnali di speranza. Nel 2022, infatti, più di 339.000 rifugiati sono riusciti a fare ritorno volontariamente e in sicurezza nei loro paesi d’origine. In un totale di 38 nazioni. Sebbene questo numero sia inferiore rispetto all’anno precedente, è significativo notare che molti rifugiati hanno potuto tornare in Sud Sudan, Siria, Camerun e Costa d’Avorio.

Il rapporto dell’Unhcr rappresenta una dolorosa testimonianza delle conseguenze devastanti dei conflitti e delle crisi umanitarie nel mondo. Filippo Grandi, Alto Commissario per i rifugiati, sottolinea che la guerra e la lentezza nel trovare soluzioni hanno causato “devastazione, sfollamento e angoscia per milioni di persone sradicate con la forza dalle loro case”. In questo contesto, Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, afferma che i rifugiati desiderano opportunità, non solo assistenza.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere soluzioni a lungo termine per i rifugiati, l’Unhcr ha lanciato la campagna globale “Hope away from home – Un mondo dove tutti i rifugiati siano inclusi” in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato il 20 giugno. Tale campagna mira a evidenziare l’importanza dell’inclusione dei rifugiati e il loro potenziale positivo nella società. Inoltre, si terrà una tavola rotonda a Roma presso l’Auditorium Antonianum. Lì diversi esperti e attori discuteranno dei temi legati alla crisi dei rifugiati e all’importanza dell’integrazione.

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