Stefano Camilloni
Roma, 6 luglio 2023 – Nella notte scorsa, la piccola isola di Lampedusa è stata teatro di un’altra intensa ondata migratoria. Complessivamente, sono sbarcate 436 persone a bordo di 10 barchini, i quali sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza a partire dalla mezzanotte.
La situazione ha richiesto un rapido intervento delle autorità locali per gestire l’afflusso di migranti. Tra di loro vi erano due donne che necessitavano di cure mediche immediate.
La prima donna, appartenente al gruppo di 52 migranti giunto alle 00:45, era in stato di travaglio. Immediatamente dopo lo sbarco al molo Favarolo, è stata trasferita al poliambulatorio dell’isola per ricevere le cure necessarie.
La seconda donna ha addirittura partorito sul barchino sul quale viaggiava insieme ad altri 40 connazionali, giunti a Lampedusa alle 3:16. Sia la madre che il neonato sono stati trasportati in ospedale per essere sottoposti a controlli medici e ricevere l’adeguata assistenza.
Le persone sbarcate durante la notte, provenienti tutte da Sfax in Tunisia, hanno dichiarato di essere originarie di diverse nazioni, tra cui Mali, Guinea, Costa d’Avorio, Liberia, Gambia, Pakistan, Senegal, Camerun e Sudan. Questo evidenzia la complessità e la diversità delle rotte migratorie che si dirigono verso l’Europa.
Va sottolineato che la situazione migratoria a Lampedusa è stata particolarmente intensa nell’ultimo periodo. Solo ieri, l’isola ha registrato ben 14 sbarchi, coinvolgendo complessivamente 589 persone in fuga da situazioni di instabilità e povertà.
Le autorità locali e gli operatori umanitari stanno lavorando incessantemente per fornire l’assistenza necessaria a questi migranti, garantendo loro un’accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti umani. Tuttavia, l’incremento degli arrivi mette a dura prova le risorse disponibili sull’isola, richiedendo una risposta coordinata a livello nazionale ed europeo per affrontare questa sfida complessa.
