Roma, 28 luglio 2023 – La situazione alla frontiera francese della Val di Susa, in Italia, sta diventando sempre più critica, con un’affluenza di migranti che supera di gran lunga le possibilità logistiche delle organizzazioni di soccorso. Il rifugio Massi, gestito dall’associazione Talità Kum, e il salone polivalente della Croce Rossa a Bussoleno, infatti, solo la scorsa notte hanno accolto un numero record di 180 persone, inclusi oltre 40 minori non accompagnati.
Migranti, emergenza in Val di Susa
Secondo Paolo Narcisi, presidente di Rainbow4Africa, una delle associazioni coinvolte nell’assistenza ai migranti, “il numero dei soccorsi sta aumentando a dismisura. Ben oltre le possibilità logistiche dei nostri volontari”. La situazione è resa ancora più critica dalla presenza di numerose donne con bambini e dai minori non accompagnati che richiedono un’attenzione speciale e un supporto adeguato. La zona, infatti, sta diventando un punto di passaggio per molti migranti provenienti da paesi francofoni come Costa d’Avorio e Senegal, che cercano di raggiungere la Francia. La Polizia francese, al confine al Monginevro, però, ha respinto 25 persone questa mattina, complicando ulteriormente la situazione già tesa.
Il rifugio Massi, noto per ospitare i migranti che cercano di oltrepassare il confine con la Francia, ha superato la sua capacità ordinaria. Per questo ha dovuto utilizzare i posti di emergenza nei moduli esterni di Rainbow4Africa per dare alloggio a tutti. Numerosi migranti, però, hanno dovuto dormire anche in un salone mensa e perfino in giardino, in sacchi a pelo.
Quanto sta accadendo ricorda l’emergenza nord Africa del 2016, quando il progetto MigrAlps, coordinato dalla prefettura, è stato avviato per assistere le persone al confine. Tuttavia, nonostante gli sforzi delle organizzazioni di soccorso, la situazione sembra andare oltre le loro possibilità attuali. L’amministrazione di Oulx ha già contattato la prefettura per chiedere ulteriore supporto nella gestione dell’emergenza. Nel frattempo, molte persone hanno dovuto rinviare la loro partenza, in attesa di trovare un modo sicuro per continuare il loro viaggio verso la Francia.
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