Roma, 22 agosto 2023 – Nel contesto delle recenti controversie riguardo alle posizioni ideologiche e alla gestione dell’immigrazione, Matteo Biffoni, responsabile immigrazione per l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ha risposto alle affermazioni provenienti da fonti anonime del Ministero dell’Interno. Biffoni ha sottolineato l’importanza di chiarire i fatti e ha espresso la sua opinione sulle accuse di mancanza di volontà nell’effettuare operazioni di accoglienza.
Biffoni ha criticato il fatto che le “fonti del Viminale” non si siano identificate quando hanno emesso certe dichiarazioni, definendo questa pratica irrituale. Tuttavia, ha sottolineato che è suo dovere puntualizzare la verità dei fatti. In risposta alle accuse di posizioni ideologiche e di scarsa volontà nell’accoglienza, Biffoni ha indicato che sarebbe più opportuno per tali fonti dialogare con i sindaci di tutte le città italiane, inclusi quelli che non sono affiliati al Partito Democratico (PD). Ha sottolineato che anche in regioni come il Veneto e la Lombardia, dove gli accordi con il Ministero dell’Interno sono stati firmati dalle Regioni, i sindaci hanno denunciato una situazione fuori controllo. Biffoni ha anche menzionato le parole di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, le quali secondo lui sono inequivocabili nell’affermare che la situazione è problematica.
Riguardo alla questione dei minori non accompagnati, il Ministero dell’Interno ha messo in discussione la normativa vigente. Tuttavia, Biffoni ha sostenuto che se una legge non è adeguata, spetta al Parlamento modificarla. Ha sottolineato che, finché una legge è in vigore, va rispettata. Biffoni ha espresso il suo desiderio di critica costruttiva nei confronti della gestione del fenomeno migratorio da parte di qualsiasi governo, ma ha sottolineato che in questa situazione si è andati oltre la semplice critica. Ha fatto notare che il governo Meloni, che aveva promesso uno stop agli sbarchi, ha generato una controversia, e il Ministero dell’Interno non ha fornito informazioni adeguate né ai sindaci né ai prefetti. Secondo Biffoni, non è chiaro quali siano i criteri di ripartizione e cosa accadrà nei prossimi mesi.
Infine, riguardo alla città di Prato, Biffoni ha difeso la sua reputazione in merito all’accoglienza e alla gestione dell’immigrazione. Ha dichiarato che la città di Prato ha affrontato il fenomeno dell’immigrazione in tutti i suoi aspetti per anni, indipendentemente dall’appartenenza politica delle giunte comunali. Ha concluso affermando che il Ministero dell’Interno non ha una reale comprensione di ciò che la città di Prato ha affrontato in materia di immigrazione.
In un contesto di crescenti dibattiti sulla gestione dell’immigrazione e delle politiche ad essa correlate, le parole di Matteo Biffoni gettano luce su questioni cruciali riguardanti la comunicazione, l’accoglienza e la cooperazione tra enti locali e il governo centrale.