Roma, 24 gennaio 2024 – Nel corso del 2023, il Marocco ha dimostrato una notevole fermezza nel contrastare la migrazione irregolare, sventando oltre 75 mila tentativi e smantellando ben 419 organizzazioni, rappresentando un aumento del 44% rispetto al 2022. I dati, recentemente diffusi dal Ministero dell’Interno, testimoniano – secondo il governo – l’impegno costante del Marocco per una gestione umana delle frontiere.
Uno degli aspetti più significativi è rappresentato dalle operazioni di salvataggio in mare, che hanno permesso di mettere in salvo 16.818 migranti, registrando un incremento del 35% rispetto all’anno precedente. Tutti i migranti soccorsi hanno ricevuto supporto essenziale, compresi servizi medici, alloggio e orientamento, riflettendo l’approccio umanitario del Marocco alla gestione delle migrazioni.
I punti critici di Sebta e Melilla, tradizionalmente teatro di tentativi di fuga verso l’Europa, hanno registrato una significativa riduzione degli assalti, con almeno sei episodi che coinvolgono più di 1.400 migranti, oltre la metà in meno rispetto al 2022 (-62%).
Un altro dato rilevante è il crescente numero di migranti irregolari che hanno scelto il ritorno volontario nei loro Paesi di origine, con un aumento del 62% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 5.844 persone. Questa opzione è stata agevolata nel rispetto dei loro diritti, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e le rappresentazioni diplomatiche.
Il Marocco – sottolinea il Ministero – ha adottato una strategia di collaborazione con altri Paesi africani per gestire l’immigrazione e l’esilio, segnando un cambiamento di paradigma nella governance delle migrazioni. Concentrandosi sulle persone, il Ministero dell’Interno riporta un successo notevole con l’integrazione di oltre 50.000 migranti in soggiorno irregolare durante le operazioni di sanatoria del 2014 e del 2016, provenienti principalmente da paesi dell’Africa sub-sahariana.