Roma, 24 gennaio 2024 – L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato una risoluzione con 52 voti favorevoli, sette contrari e nove astensioni, esortando a fermare la strumentalizzazione del tema dei migranti durante le campagne elettorali. La risoluzione denuncia la crescente tendenza a ridurre la questione migratoria unicamente a una problematica di sicurezza, con manifestazioni di “intolleranza” rivolte ai difensori dei diritti, funzionari, giornalisti e istituzioni favorevoli all’accoglienza e all’integrazione.
Migranti, l’Ue contro la strumentalizzazione dei profughi
La risoluzione evidenzia che le elezioni costituiscono momenti cruciali della democrazia, ma esprime preoccupazione per il trattamento parziale e distorsivo del tema dei migranti e dell’asilo durante le campagne elettorali. Tale approccio legittima proposte politiche ostili ai diritti dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo, violando le norme del Consiglio d’Europa, un’organizzazione internazionale che promuove democrazia, diritti umani e identità culturale europea.
L’Assemblea, quindi, sottolinea l’importanza di garantire opinioni plurali e divergenti durante le campagne elettorali, ma condanna fermamente l’incitamento all’odio e le misure discriminatorie come agenda politica. Per questo invita i governi degli Stati membri a implementare la Raccomandazione sulla lotta all’incitamento all’odio, ribadendo l’urgenza di un attivismo politico per porre fine alla strumentalizzazione del tema migratorio a scopi elettorali. Il Consiglio d’Europa, poi, afferma che il tema dei migranti non può essere ridotto a questioni di sicurezza, esortando politici e media ad agire sulla coesione sociale e sull’ordine pubblico. In più, esprime profonda preoccupazione per l’aumento della violenza verbale e fisica contro persone straniere o percepite come tali, accompagnato da un crescente livello di intolleranza verso difensori dei diritti, funzionari e istituzioni favorevoli all’accoglienza e all’integrazione.
Infine, la risoluzione chiede sanzioni contro manifestazioni di intolleranza che ostacolano le libertà fondamentali, compresa la riunione e l’associazione, l’espressione e la stampa. E condanna attentati all’integrità fisica e morale delle persone.
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