Roma, 9 febbraio 2024 – Lo scorso 8 febbraio, il palcoscenico delle emozioni ha trovato casa presso l’Ecole Normale Supérieure di Parigi, che ha ospitato la seconda sessione del seminario transdisciplinare dal titolo evocativo “Le Monde comme Relation“. In questa cornice accademica ricca di storia e cultura, l’atmosfera si è caricata di aspettative mentre si dispiegava un evento di straordinaria rilevanza.
La maestria organizzativa di Chiara Marcoccia ha contribuito a trasformare l’Ecole Normale Supérieure in un teatro vivente di pensieri e emozioni, dove l’arte della parola e la profondità delle discipline si sono fusi in un’esperienza multisensoriale. L’ampia sala si è trasformata in un luogo di riflessione, dove idee e concetti si sono intrecciati in una danza intellettuale guidata dal tema centrale “Le Monde comme Relation“. Il seminario, impreziosito dalla partecipazione di Erri De Luca, ha rappresentato un’opportunità unica di esplorare le connessioni tra arte e conoscenza. Le parole evocative di De Luca hanno permeato l’aria, dando vita a un dialogo profondo e significativo che ha coinvolto studenti e accademici in un’esperienza collettiva di apprendimento.
Il seminario ha rappresentato una fusione tra l’arte della parola e la profondità transdisciplinare: la poesia e la prosa di De Luca hanno pervaso l’ambiente, rivelando il cuore pulsante dell’umanità in una danza di emozioni e pensieri condivisi.
Erri De Luca, luminare delle lettere contemporanee, ha condiviso la sua visione ottimistica dell’Europa, tessendo una narrazione intrisa di speranza, in cui i fili del nazionalismo del passato sembrano sfilacciarsi nell’orizzonte del cambiamento. Nell’incanto della sua eloquenza, ha rivelato le criticità delle normative sull’immigrazione, esortando l’umanità di guardare oltre le frontiere e affrontare il dramma silenzioso dei migranti nel Mediterraneo.
Nel dialogo con gli studenti, il poeta ha intrecciato il tessuto dell’arte e della riflessione intellettuale, consentendo agli animi curiosi di perdersi nei meandri della poesia, della letteratura e dell’Europa in una danza senza fine. De Luca, con la sua destrezza, ha dipinto l’umanità come pronta per una conversione verso un mondo migliore, un’epifania collettiva guidata dalla compassione e dalla solidarietà.
Erri De Luca, nato a Napoli nel 1950, incanta non solo con la penna ma anche con il suo impegno sociale. La sua scrittura, come un delicato canto di sirena, si avventura tra le vette delle montagne e sprofonda nei recessi delle giuste battaglie sociali. Una voce che risuona nella sinfonia della vita quotidiana con una sensibilità unica.
In conclusione, la conferenza ha rappresentato un’odissea letteraria, una traversata nei mari della mente di Erri De Luca, dove gli studenti hanno potuto danzare tra le stelle delle sue parole. Un’esperienza che ha plasmato il presente con la promessa di un futuro luminoso, dove l’umanità si converte verso un mondo più giusto e aperto, un capitolo epico scritto con l’inchiostro della speranza.