in

Nuovo protocollo Italia-Tunisia: 12mila permessi in 3 anni per lavoratori tunisini non stagionali

Roma, 5 marzo 2024 – Sviluppo Lavoro Italia Spa e l’Agenzia per l’impiego tunisina (Aneti) hanno firmato un protocollo esecutivo presso il ministero del Lavoro e della formazione professionale. L’obiettivo principale di questo accordo è quello di favorire i flussi legali dei migranti tra Italia e Tunisia, fornendo una risposta concreta alle esigenze di entrambi i Paesi.

migranti

Migranti, nuovo accordo tra Italia e Tunisia

L’annuncio è stato fatto dall’ambasciata d’Italia a Tunisi, evidenziando l’impegno delle due nazioni nel promuovere una migrazione sicura, legale e organizzata. Questo approccio mira a contrastare l’immigrazione irregolare, garantendo nel contempo ai migranti il diritto a un lavoro dignitoso e a una giusta remunerazione.

La firma dà atto a un accordo siglato lo scorso ottobre, un memorandum che prevede l’assegnazione di 12.000 permessi di soggiorno non stagionali per i lavoratori tunisini in Italia nel corso di tre anni. Si tratta, quindi, di a circa 4.000 permessi all’anno. Inoltre, nell’ambito di una riorganizzazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali italiano, è stata istituita Sviluppo Lavoro Italia Spa, che ha il compito di svolgere un ruolo propulsivo nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche attive del lavoro a livello nazionale e regionale. Questa nuova struttura si propone di coordinare in modo efficace le iniziative volte a favorire l’integrazione lavorativa dei migranti. E, allo stesso tempo, si impegna a garantire un’adeguata tutela dei loro diritti. Così, da una parte si risponde alla carenza di manodopera in Italia, da l’altra si favoriscono vie legali ai migranti.

>> Tutte le notizie di Stranieri in Italia

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 1 Media: 3]

Accoglienza migranti: presentato a Caserta il rapporto conclusivo del progetto C.R.E.A finanziato dal fondo Fami

Nordio: “Italia combatte il traffico di migranti, ma serve un salto di qualità normativo a livello europeo”