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Il Lavoro come fondamento della dignità e della società: riflessioni dal discorso del Presidente Mattarella

Roma, 1 maggio 2024 – Il discorso del Presidente Sergio Mattarella in occasione della Festa del Lavoro ha offerto una visione ricca e articolata sul significato e l’importanza del lavoro nella società contemporanea. Attraverso una serie di affermazioni ponderate e incisive, il Presidente Mattarella ha sottolineato il legame inscindibile tra lavoro, dignità umana e coesione sociale.

Il Presidente Mattarella, nel suo discorso dalla Calabria, ha offerto una prospettiva articolata sul concetto di lavoro, evidenziandone l’essenza fondamentale per la dignità umana e la costruzione di una società equa e solidale. La sua affermazione che “il lavoro non è una merce” rappresenta un richiamo potente alla necessità di riconoscere il valore intrinseco del lavoro al di là delle sue implicazioni economiche. Il lavoro, secondo il Presidente, va inteso come strumento di libertà individuale, emancipazione dal bisogno e veicolo di espressione e realizzazione personale.

Mattarella ha messo in luce anche le sfide che ancora affliggono il panorama lavorativo italiano, come le disparità sociali e territoriali, il fenomeno dei lavori precari e sottopagati, nonché le difficoltà incontrate da persone con disabilità e dalle famiglie che devono far fronte agli oneri di assistenza. Nonostante i progressi registrati in termini di occupazione e contratti a tempo indeterminato, resta fondamentale affrontare queste criticità con determinazione e impegno.

Un altro punto cruciale evidenziato nel discorso è il ruolo dei corpi intermedi e del movimento sindacale nella promozione dei diritti dei lavoratori e nella costruzione di un modello sociale basato sulla coesione e la solidarietà. Il Presidente sottolinea l’importanza della contrattazione collettiva come strumento per garantire condizioni di lavoro dignitose e per promuovere un’economia equa e inclusiva.

Infine, il Presidente Mattarella ha affrontato con fermezza il tema del caporalato e dello sfruttamento dei migranti nel settore agricolo, richiamando l’attenzione sulla necessità di vigilare e contrastare queste pratiche ingiuste che minano non solo la dignità dei lavoratori, ma anche la sicurezza e la coesione sociale.

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