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Piantedosi in Libia: “Solo attraverso un’azione comune potremo sconfiggere il traffico di migranti”

Roma, 18 luglio 2024 – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto ieri a Tripoli al Trans Mediterranean Forum. «Il formato adottato dal Forum – ha dichiarato Piantedosi – che riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali, è pienamente in linea con il metodo di lavoro che l’Italia ha adottato a partire dall’insediamento del Governo Meloni nel 2022, come dimostrano la Conferenza di Roma del luglio 2023 e il lancio del Piano Mattei».

«L’iniziativa odierna – ha sottolineato il Ministro Piantedosi – conferma che è essenziale passare da una cooperazione tattica tra singoli Paesi a un approccio regionale strategico. L’obiettivo comune da perseguire non è quello di alleggerire la situazione migratoria dell’Italia o dell’Europa, la nostra ambizione deve essere quella di creare le condizioni per una riduzione di carattere regionale dei flussi illegali a beneficio di tutti i Paesi. Quando i migranti arrivano sulle coste nordafricane pronti per imbarcarsi, abbiamo tutti quanti già compromesso la nostra capacità di prevenzione dei flussi migratori irregolari».

«La presenza qui a Tripoli del Vice Presidente della Commissione europea Schinas – continua il Titolare del Viminale – e il lancio lo scorso novembre a Bruxelles dell’Alleanza Globale per contrastare il traffico di migranti, testimoniano che il contrasto ai trafficanti è uno dei terreni sui quali l’UE vuole impegnarsi, proprio perché soltanto attraverso una azione comune potremo sconfiggere la criminalità internazionale».

«Il tema della gestione dei flussi migratori – ha concluso Piantedosi – sarà al centro del G7 dei Ministri dell’Interno che si terrà a Mirabella Eclano, dove ho invitato alcuni Paesi della sponda sud del Mediterraneo, proprio per sviluppare il dialogo strategico richiamato nel documento finale dei lavori odierni e per lanciare un Piano d’azione per il contrasto al traffico di esseri umani sulla base delle direttrici fornite dal G7 dei Primi Ministri lo scorso giugno. In quest’ottica sarà inoltre sempre più utile ragionare su nuovi modelli di partenariato per gestire i flussi illegali».

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