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Ius Scholae. L’asse tra Forza Italia e le opposizioni scuote la maggioranza: il dibattito sulla riforma della cittadinanza entra nel vivo

Roma, 19 agosto 2024 – Nelle ultime settimane, la questione della riforma della cittadinanza ha riacceso il dibattito politico in Italia, segnando un inedito asse tra Forza Italia e le opposizioni, capace di mettere in tensione la maggioranza di governo. L’intesa, nata in pieno agosto, sembra guadagnare terreno ogni giorno, tanto che Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha avvertito i propri alleati di non lasciarsi influenzare dalle manovre dell’opposizione. Foti ha sottolineato che il compito della maggioranza è realizzare con serietà il programma per il quale è stata votata, evitando di dividersi su temi che la sinistra ora considera fondamentali ma che ha trascurato quando era al governo.

Nonostante il muro eretto da Fratelli d’Italia e dalla Lega, Forza Italia ha ribadito la propria apertura a discutere una proposta di legge sullo ius scholae, un modello che concede la cittadinanza ai figli di immigrati dopo aver completato un ciclo di studi in Italia. Questo ha provocato reazioni contrastanti all’interno della coalizione di centrodestra. Il leghista Luca Zaia, pur richiamando alla cautela con la metafora di una “no fly zone sui diritti civili”, ha comunque preso le distanze dalle dichiarazioni di Vannacci su Paola Egonu, dichiarando: “È italianissima”.

Con l’ipotesi dello ius soli ormai accantonata anche dalle opposizioni, lo ius scholae sembra emergere come la soluzione più condivisibile, soprattutto grazie al supporto di Forza Italia. Questa posizione è vista da alcuni come un segnale di un possibile cambio di rotta all’interno del partito, soprattutto dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Carlo Calenda, leader di Azione, ha colto l’occasione per invitare il Partito Democratico e Forza Italia a collaborare per raggiungere una soluzione congiunta durante questa legislatura, definendo l’apertura di Forza Italia come un “fatto politico nuovo” e di grande rilevanza.

Forza Italia, dal canto suo, ha respinto ogni accusa di “svolta a sinistra”. Raffaele Nevi, portavoce del partito, ha precisato che la cittadinanza deve rappresentare il giusto riconoscimento di un percorso di integrazione, che non può prescindere dall’esperienza scolastica. In questa direzione, si muove anche la proposta di Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali, che sostiene una riforma della cittadinanza capace di riconoscere diritti e tutele ai giovani nati da genitori stranieri, dopo aver completato il ciclo scolastico in Italia.

Nonostante le tensioni all’interno della maggioranza, Forza Italia non è completamente isolata. Anche Noi Moderati, attraverso le parole del presidente Maurizio Lupi, si è dichiarata favorevole alla concessione della cittadinanza ai giovani figli di stranieri che abbiano frequentato due cicli scolastici completi in Italia.

Dall’altra parte, le opposizioni incalzano. Il Partito Democratico ha invitato Forza Italia a portare la proposta di legge in Parlamento senza ulteriori indugi. Italia Viva ha espresso sostegno all’apertura del dibattito, con la renziana Raffaella Paita che ha esortato a lavorare insieme per una nuova legge. Anche il Movimento 5 Stelle ha ricordato la proposta di legge depositata all’inizio della legislatura da Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5s a Montecitorio, che si è detta pronta a collaborare con tutte le forze politiche per raggiungere un testo comune.

Infine, anche l’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha fatto sentire la propria voce, auspicando un confronto parlamentare sulla riforma della cittadinanza. Il loro obiettivo è fare un primo passo importante: riconoscere la cittadinanza ai ragazzi nati in Italia o che abbiano frequentato per almeno cinque anni consecutivi le scuole del nostro Paese.

In un clima politico sempre più complesso e dinamico, la riforma della cittadinanza potrebbe rappresentare un banco di prova decisivo per le future alleanze e la stabilità della maggioranza di governo.

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