(ANSA) – ROMA, 14 LUG – I centri di culto islamici in Italia "sono aperti senza controllo, come fossero mercatini". Sono centri "fai-da-te" che "rallentano l’integrazione". Ne è convinta Souad Sbai, presidente dell’Associazione donne marocchine in Italia (Acmid-donna onlus), che oggi ha presentato un rapporto semestrale su un numero verde antiviolenza attivato dalla sua associazione, proprio per le donne immigrate ed in particolare islamiche, lo scorso novembre. Nei centri di culto islamici prende forma – ha aggiunto – "l’Islam più radicale che non ha niente a che vedere" con la realtà anche perché mancano i controlli e gli "imam non sono istruiti". Il risultato è che "l’integrazione è stata rallentata in modo drastico. Anche noi non abbiamo reagito a questo". Riferendosi poi alla violenza alle donne, La presidente dell’associazione ha quindi detto che bisogna "fermarci a questa generazione". Ciò che si rende necessario al più presto sono i corsi di alfabetizzazione per le donne. Souad Sbai ha quindi confermato che nel nostro paese "non esiste la poligamia e che non è accettata dalle donne". (ANSA).
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ISLAM:DONNE MAROCCHINE;LUOGHI CULTO FAI-DA-TE,PIU’ CONTROLLI
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