E’ quanto sostiene l’eurodeputata del Pd Maria Grazia Pagano in 2 interrogazioni parlamentari BRUXELLES, 16 luglio 2008 – Richiedere l’esame del Dna per il ricongiungimento familiare e imporre l’allontanamento dei cittadini comunitari che non si sono iscritti all’anagrafe nei termini previsti "non sono due misure conformi alla legislazione comunitaria".
E’ quanto sostiene l’eurodeputata del Pd Maria Grazia Pagano. Pagano ha depositato alla Commissione europea due interrogazioni parlamentari per chiedere lumi su queste due "proposte presentate dal governo Berlusconi" per modificare le norme italiane di attuazione della direttiva sul ricongiungimento familiare e sulla libera circolazione delle persone.
"Sono proposte fortemente discriminatorie nei confronti dei cittadini stranieri – scrive Pagano in una nota – nonché contrarie allo spirito delle direttive europee e contrarie ai valori fondamentali su cui l’Ue stessa si fonda". "Mi auguro – conclude – che dall’Ue arrivi forte un richiamo al rispetto dei valori di solidarietà, non discriminazione, libertà, sanciti dai Trattati e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue, che dovrebbero sempre ispirare l’azione dei governi dei Paesi membri".