Roma, 14 maggio 2025 – La rotta del Mediterraneo centrale continua a mietere vittime. Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato su X dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Libia, almeno 145 persone hanno perso la vita e 233 risultano disperse nel tentativo di attraversare il mare verso l’Europa dall’inizio del 2025 al 10 maggio.
Nel medesimo periodo, l’Oim segnala che 8.225 migranti sono stati intercettati in mare e riportati in Libia, un dato che conferma la pericolosità e l’intensità dei flussi migratori lungo questa rotta. Tra loro, si contano 7.038 uomini, 822 donne, 290 minori e 105 persone di cui non si conoscono i dati di genere.
Queste cifre, drammatiche e ormai ricorrenti, evidenziano l’urgenza di una risposta coordinata a livello europeo e internazionale per garantire canali sicuri, il rispetto dei diritti umani e il salvataggio in mare. L’Oim rinnova il suo appello per rafforzare le operazioni di soccorso e per mettere fine ai respingimenti verso la Libia, dove i migranti spesso affrontano condizioni di detenzione disumane e gravi violazioni dei diritti fondamentali.
Il Mediterraneo centrale si conferma così una delle rotte più mortali al mondo, simbolo di una crisi che richiede non solo interventi umanitari, ma anche politiche strutturali di lungo termine.