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Aggrediscono giovane cingalese, due arresti

Il fatto a Milano. Avevano già aggredito alcuni filippini MILANO, 22 luglio 2008 – Lo hanno preso di mira per il colore della sua pelle, urlandogli ripetutamente "negro". Lo hanno adocchiato in un locale, seguito, insultato, e alla fine picchiato a calci e pugni per strada.

Vittima dell’odiosa violenza razzista, che gli è costata 15 giorni di prognosi, uno studente italiano, un ragazzino di 15 anni di origine cingalese scuro di carnagione e scambiato per un nordafricano, "un marocchino di m…" come lo hanno definito negli insulti di cui é stato ripetutamente oggetto. L’episodio, che ha portato all’arresto di due italiani di 20 anni e alla denuncia di uno di 16 per lesioni gravi a fini razziali (in base alla legge Mancino), è avvenuto a Milano e risale alla sera del 7 giugno ma è stato reso noto solo oggi dai carabinieri.

I militari venerdì scorso hanno individuato e bloccato i presunti responsabili, che erano già finiti in manette per reati analoghi. In base alla ricostruzione dei carabinieri, l’adolescente stava festeggiando la fine dell’anno scolastico in una pizzeria di via Cucchiari, zona Sempione-Certosa, con i suoi compagni di prima liceo scientifico. Qui si trovava un gruppo di sette-otto italiani, fra cui alcuni già noti alle forze dell’ordine per aver aggredito in passato immigrati filippini. Terminata la cena, gli amici stavano andando in un altro locale della zona per continuare la serata. Il gruppetto li ha seguiti, e in via Mac Mahon sono cominciati gli insulti. Prima l’aggressione verbale ("vattene al tuo Paese!"), poi le parole sempre più pesanti e infine le botte. I coetanei dello studenti, fra i quali diverse ragazzine, hanno potuto far ben poco per difenderlo. Lo studente di origine cingalese ha riportato ferite al labbro e lesioni ai denti. E’ stato subito soccorso e medicato in ospedale. Vittima e amici hanno descritto con precisione gli aggressori ai militari, che hanno loro mostrato le foto di alcuni giovani noti per una serie di violenze nei confronti di immigrati, in particolare filippini, nella vicina piazza Prealpi.

Sono stati riconosciuti Simone Pollutri e Francesco Zagari, per i quali il gip Enzo Manzi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, e un minorenne, denunciato a piede libero. I due, portati in carcere, erano già stati arrestati insieme ad alcuni complici, con la concessione dei domiciliari, nel marzo scorso, ed erano in stato di libertà in attesa della fine del procedimento penale a loro carico.

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